Marocco: verso la concessione della nazionalità a figli e nipoti di cittadini ebrei

Marocco: verso la concessione della nazionalità a figli e nipoti di cittadini ebrei
Marocco: verso la concessione della nazionalità a figli e nipoti di cittadini ebrei
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Il governo marocchino ha annunciato sabato di aver ricevuto una proposta legislativa indirizzata al Parlamento volta a garantire la nazionalità ai figli e ai nipoti dei cittadini ebrei. Le organizzazioni non governative marocchine anti-normalizzazione hanno messo in guardia dai “rischi derivanti dall’adozione di questa proposta”.

Gli autori della proposta, sulla quale il governo non ha rivelato dettagli, affermano che essa mira a “consentire ai figli e ai nipoti degli ebrei marocchini di godere del loro diritto costituzionale, politico, religioso, culturale, economico, sociale e altro”, oltre al “integrarli nella società”.

La stessa fonte ha sottolineato in un comunicato che si prevede che i promotori della proposta saranno informati della decisione di accettarla o respingerla da parte di un comitato di revisione ad esso affiliato, entro un periodo massimo di 15 giorni, in conformità con la normativa applicabile. procedure.

Vale la pena notare che alcuni attivisti per i diritti umani in Marocco mettono in guardia dal “pericolo di integrare individui provenienti da Israele”, senza opporsi agli ebrei di altri paesi.

Le ONG marocchine anti-normalizzazione hanno anche messo in guardia contro “i rischi derivanti dall’adozione di questa proposta, considerando che essa “costituisce una minaccia per la stabilità” del Regno, perché potrebbe portare alla concessione della nazionalità a coloni e soldati coinvolti in “crimini di genocidio”. “contro il popolo palestinese.

La “proposta legislativa” è una proposta o raccomandazione presentata dai cittadini, residenti nel proprio Paese o all’estero, attraverso il sito web “Portale Nazionale per la Partecipazione dei Cittadini”, con l’obiettivo di contribuire alla formulazione della legislazione nel Paese, in conformità con un diritto loro concesso dal capitolo 14 della Costituzione del 2011.

La legge marocchina richiede 20.000 firme di cittadini, uomini e donne, a favore della petizione come condizione per presentarla alla Camera dei Rappresentanti, che a sua volta esprimerà la sua posizione entro 15 giorni accettandola o respingendola.

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