La Libia ribadisce il suo attaccamento all’Unione del Maghreb Arabo (UMA). Lo ha annunciato il primo vicepresidente del Consiglio presidenziale libico (riconosciuto dalle Nazioni Unite), Moussa Al-Kouni, nelle dichiarazioni al telegiornale della sera del canale Al Aoula, al termine delle sue interviste, sabato 4 maggio a Banjul in Gambia, con il ministro degli Esteri, Nasser Bourita.
Il funzionario ha ribadito la determinazione del suo Paese a “riattivare l’Unione del Maghreb arabo”. Un obiettivo che richiede “contatti e coordinamento tra tutte le parti” dell’UMA. Dopo il vertice tripartito del 22 aprile a Tunisi, promosso dall’Algeria, il Consiglio presidenziale libico ha moltiplicato le dichiarazioni che confermano la sua adesione ai valori dell’AMU, lanciata nel febbraio 1989 a Marrakech.
Si ricorda che il 23 aprile il presidente della CPL, Younes Al-Menfi, ha inviato un messaggio scritto in tal senso al re Mohammed VI e il giorno successivo al primo vicepresidente del governo di unità nazionale (riconosciuto dalla comunità internazionale) comunità), Hussein Atiya El Katrani, ha incontrato a Rabat il segretario generale dell’UMA, il tunisino Taïeb Baccouche, la cui legittimità è contestata dall’Algeria. Al-Menfi ha anche inviato, il 24 aprile, un messaggio scritto con lo stesso contenuto al presidente della Mauritania.
I colloqui tra Nasser Bourita e Moussa Al-Kouni si sono svolti a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), organizzato a Banjul il 4 e 5 maggio.