Hezbollah aveva concordato un cessate il fuoco il giorno della morte del suo leader, secondo l’Agence France-Presse
Hezbollah aveva informato le autorità libanesi del suo accordo per un cessate il fuoco con Israele il giorno in cui il suo segretario generale, Hassan Nasrallah, è stato ucciso in un attacco israeliano, riferisce l’Agence France-Presse citando una fonte governativa libanese. Fino ad allora, il movimento filo-iraniano condizionava qualsiasi cessate il fuoco in Libano alla cessazione dei combattimenti nella Striscia di Gaza.
“Il 27 settembre Hezbollah ha informato ufficialmente il governo libanese, tramite il presidente del Parlamento, Nabih Berri, di aver accettato l’iniziativa internazionale per un cessate il fuoco”ha detto questa fonte, a condizione di anonimato. Nabih Berri guida il movimento sciita Amal, alleato di Hezbollah.
Il primo ministro libanese, Najib Mikati, era presente quel giorno all’ONU, dove Francia e Stati Uniti, a cui si erano uniti i paesi arabi, avevano presentato una proposta per un cessate il fuoco di ventuno giorni. Secondo la stessa fonte, Mikati ha informato i suoi interlocutori della posizione di Hezbollah e anche i negoziatori internazionali attendono l’approvazione del governo israeliano.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso lo stesso giorno alle Nazioni Unite di continuare a combattere Hezbollah in Libano. Subito dopo il suo discorso, l’aviazione israeliana ha effettuato uno spettacolare attacco sulla periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, in cui è stato ucciso Hassan Nasrallah. Dalla sua morte, il governo libanese “non ha più contatti con Hezbollah”ha aggiunto la fonte.
