attenzione, la popolazione non è immune al sierotipo 3, dominante in Guadalupa!

attenzione, la popolazione non è immune al sierotipo 3, dominante in Guadalupa!
attenzione, la popolazione non è immune al sierotipo 3, dominante in Guadalupa!
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Attenzione alla dengue in Guadalupa! L’Agenzia sanitaria regionale lancia l’allarme, poiché il numero dei casi continua ad aumentare a livello locale; ce ne sono 80 confermati ogni settimana. Se la popolazione è particolarmente vulnerabile durante l’attuale episodio epidemico è perché il ceppo dominante ha scarsa diffusione a livello locale. L’immunità precedentemente acquisita non è quindi protettiva.

La febbre dengue dilaga in Guadalupa, dove la soglia epidemica è superata da 9 settimane, cioè dall’inizio di agosto. Il numero dei pazienti mostra una preoccupante curva al rialzo. Nel contesto attuale, l’Agenzia sanitaria regionale (ARS) segnala, in un comunicato, la necessità di un”maggiore vigilanza“, a causa dell’identificazione del sierotipo 3.

Le condizioni climatiche delle ultime settimane sono state favorevoli alla proliferazione delle zanzare in Guadalupa. Questi insetti vettori della dengue sono quindi molto diffusi nell’arcipelago.

Inoltre, a livello locale, il sierotipo 3 del virus è dominante, a differenza delle precedenti epidemie; si tratta addirittura di una prima volta sul territorio, dall’inizio della sorveglianza epidemiologica. La popolazione, poco esposta a questo ceppo, è quindi ancora più vulnerabile.

I ceppi del virus dengue sono divisi in quattro sierotipi distinti: DENV-1, DENV-2, DENV-3 e DENV-4. L’immunità acquisita in risposta all’infezione con uno dei sierotipi conferisce un’immunità protettiva contro il sierotipo infettante ma non contro altri sierotipi.

Estratto dal comunicato stampa dell’ARS

I dati sono già allarmanti.
Da metà agosto 2024 ogni settimana vengono confermati biologicamente circa 80 casi di dengue.
In città, le autorità sanitarie hanno osservato un aumento del numero di consultazioni mediche nelle ultime cinque settimane, con oltre 260 casi clinicamente indicativi di febbre dengue nella settimana del 16 settembre.

È interessata l’intera regione, in particolare Le Gosier, Les Abymes, Baie-Mahault, Petit-Bourg, Lamentin, Saint-François, Basse-Terre, Sainte-Anne e Saint-Claude, dove si registra un aumento del numero di pazienti.

Tutti i mezzi sono buoni, in questi tempi di epidemia di dengue, per evitare di essere punti dalle zanzare. Ad esempio, dovresti indossare abiti lunghi, dormire sotto una zanzariera o usare repellenti.

Se nonostante tutti i vostri sforzi doveste avvertire sintomi come febbre, dolori muscolari, mal di testa o forte stanchezza, dovreste consultare immediatamente un medico.

Da quel momento in poi, il tuo luogo di residenza e il tuo quartiere saranno visitati dagli agenti dell’ARS, come parte del Protocollo di allerta di sorveglianza e gestione dell’epidemia (PSAGE). Il loro obiettivo sarà quello di individuare ed eliminare i siti in cui è probabile che le zanzare depongano le uova.

La soluzione per arginare la circolazione della febbre dengue resta infatti la lotta per eliminare gli insetti, attaccando collettivamente i siti di riproduzione delle larve.
Ricordiamo che l’Aedes a Egypti, vettore della febbre dengue, si riproduce in contenitori contenenti acqua piuttosto limpida, anche pochissima.

Rimozione attiva dei contenitori non necessari e protezione delle riserve idriche“Da parte di tutti è imperativo”, insiste l’Ars.

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