Secondo esso, “l’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può manifestarsi nell’odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell’antisemitismo prendono di mira individui ebrei e non ebrei e/o le loro proprietà, istituzioni comunitarie e luoghi di culto”.
Una misura per frenare la libertà di espressione?
I critici della proposta di legge, tuttavia, ritengono che questa definizione impedisca certe critiche allo Stato di Israele, che l’IHRA difende. Accusano i parlamentari di spingere per la sua adozione per frenare la libertà di espressione nei campus americani.
“Osservazioni critiche nei confronti di Israele non costituiscono di per sé una discriminazione illegale”, ha avvertito il democratico eletto Jerry Nadler, contrario al testo.
Per entrare in vigore, questa misura dovrà essere ancora adottata al Senato, dove il suo futuro è ancora incerto, e poi trasformata in legge dal presidente Biden.