Pubblicato il 23 aprile 2024 alle 17:54 / Modificato il 23 aprile 2024 alle 17:57
Sono pochi gli argomenti sui quali i parlamentari americani sono così d’accordo. Oltre agli aiuti all’Ucraina, a Israele e agli alleati asiatici per contrastare la Cina, la Camera dei Rappresentanti ha adottato sabato nuove misure contro Teheran, il nemico giurato degli Stati Uniti. Questo ennesimo giro di vite, che dovrà ancora essere avallato dal Senato e approvato dal presidente, impone all’amministrazione Biden di sanzionare porti e raffinerie che aggirano l’embargo americano sul petrolio iraniano, principale fonte di valuta estera per la Repubblica islamica. Limita ulteriormente i trasferimenti tecnologici all’Iran.
Giorni prima, il Tesoro degli Stati Uniti aveva annunciato nuove sanzioni contro funzionari e aziende iraniane che producono droni, centinaia dei quali erano stati utilizzati per attaccare direttamente Israele. Gli Stati Uniti hanno inoltre adottato nuove misure contro i settori siderurgico e automobilistico iraniano. Il Regno Unito ha aderito a queste sanzioni. Da parte sua, anche l’Unione Europea ha adottato misure contro i produttori iraniani di droni, venduti anche alla Russia per attaccare l’Ucraina. Ha inoltre rafforzato le misure contro il programma balistico di Teheran.
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