Il ministro ucraino dell’Agricoltura Mykola Solsky è accusato di appropriazione indebita di terreni statali tra il 2017 e il 2021, per un valore di quasi 6,9 milioni di euro, ha annunciato martedì in un comunicato stampa l’agenzia nazionale per l’agricoltura.
Dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022 in Ucraina sono emersi diversi casi di corruzione, in particolare all’interno dell’esercito. Ma generalmente coinvolgono manager con funzioni meno senior.
Mykola Solsky, che nel comunicato stampa non viene nominato esplicitamente, secondo la sua biografia ufficiale ha lavorato fino al 2019 per uno studio legale. È stato eletto al Parlamento quell’anno e poi nominato ministro nel marzo 2022.
“L’attuale ministro dell’Agricoltura è accusato di aver sequestrato terreni pubblici” per un valore di quasi 6,9 milioni di euro e di aver “tentato di appropriarsi di altri terreni” per un valore di quasi 4,5 milioni di euro, ha precisato in questo comunicato l’agenzia nazionale anticorruzione.
Secondo le autorità, a questo scopo avrebbe collaborato con i funzionari del servizio statale responsabile del catasto e della cartografia. Dal 2017 al 2021, sono sospettati di essersi impossessati di quasi 2.500 ettari nella regione di Sumy, nel nord-est, grazie a un sistema di appropriazione indebita di documenti ufficiali.
Gli imputati avrebbero anche cercato di appropriarsi di altri 3.282 ettari di terreno, ma i pubblici ministeri e gli agenti anticorruzione hanno “impedito” loro di farlo, ha detto l’agenzia.
Molte delle persone prese di mira da questo caso, compreso il ministro, sono state ufficialmente informate delle loro accuse, ha detto l’agenzia.
La lotta alla corruzione, un male endemico in Ucraina, è una delle principali condizioni poste dai Ventisette a Kiev nell’ambito della domanda di adesione all’Unione europea.
