Nel 2024 Migros ha aumentato il proprio fatturato a oltre 32 miliardi di franchi

Nel 2024 Migros ha aumentato il proprio fatturato a oltre 32 miliardi di franchi
Nel 2024 Migros ha aumentato il proprio fatturato a oltre 32 miliardi di franchi
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I supermercati sono stagnanti

Il commercio al dettaglio stazionario ha registrato uno sviluppo stabile. Il fatturato dei supermercati Migros è aumentato dello 0,3% attestandosi a 12,7 miliardi di franchi. Migros Online, dal canto suo, ha visto il suo fatturato aumentare del 6% arrivando a 365 milioni.

“Questo sviluppo ci rassicura che abbiamo fatto la scelta giusta concentrandoci sul nostro core business”, ha dichiarato nel comunicato stampa Mario Irminger, presidente della direzione generale della Federazione delle cooperative Migros (FCM).

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Senza l’azienda indipendente Migros Supermarché, il fatturato al dettaglio è aumentato del 3,3% a 9 miliardi di franchi, trainato dalla forte attività online, in particolare con Galaxus (+17,2% a 2,9 miliardi). . Denner (+0,1% a 3,8 miliardi) e Migrolino (+0,4% a 800 milioni) hanno registrato un fatturato piuttosto stagnante.

Cessione dei mercati specializzati non ancora completata

Nel segmento non alimentare, il colosso arancione ha effettuato una riorganizzazione totale. Per concentrarsi sul proprio core business, ovvero i supermercati, il gruppo ha venduto Melectronics, SportX e Bike World.

Per Micasa e Do it +Garden continua la ricerca di un proprietario adatto, mentre sono in corso trattative soprattutto per Hotelplan, il cui fatturato è aumentato del 3% a 1,8 miliardi. Secondo la stampa tedesca il tour operator interesserebbe i suoi concorrenti tedeschi Dertour e Hometogo.

I risultati del 2025 non saranno più influenzati dalle perdite causate dalla vendita di questi marchi specializzati, si spiega ulteriormente nel comunicato stampa. La Migros non ha però reso noto il deficit delle suddette società affiliate. Tuttavia, in un’intervista rilasciata al quotidiano 24 ore All’inizio di gennaio, Mario Irminger affermava che quest’ultima registrava “una perdita di oltre 200 milioni all’anno”.

Il rivenditore numero uno pubblicherà i suoi profitti a marzo. Questo indicatore è peggiorato notevolmente nel 2023, passando da 459 milioni nel 2022 a 175 milioni. La riforma attuale dovrebbe migliorare il risultato netto nel medio termine.

Anche l’altro colosso svizzero del commercio al dettaglio, Coop, ha aumentato il suo fatturato nel 2024. Il suo fatturato è salito a 34,9 miliardi di franchi, in crescita dello 0,6%.

Tagli “indecenti” per l’Unia

Il colosso arancione ha iniziato nel 2024 la più grande trasformazione della sua storia, annunciando a febbraio l’eliminazione di 1.500 posizioni. Finora sono già andati perduti circa 726 posti di lavoro.

Questo cambiamento avviene alla vigilia del centenario del gruppo fondato nel 1925 da Gottlieb Duttweiler. In questa occasione, all’inizio dell’anno, la Migros ha trasformato il suo nome in “Merci” per “ringraziare la popolazione svizzera per la sua fedeltà”. Il logo è stato parzialmente adattato.

Considerati i solidi risultati finanziari, il sindacato Unia ritiene che gli attuali tagli ai posti di lavoro appaiono “tanto più indecenti”. «Invece di queste azioni di marketing, vogliamo attuare miglioramenti concreti per il personale: aumentare gli stipendi, ridurre la pressione sui dipendenti, rispettare la loro salute e, soprattutto, rinunciare ai licenziamenti», spiega Anne Rubin, corresponsabile del commercio al dettaglio presso Unia.

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