La tradizionale conferenza stampa che precede la cerimonia di apertura del festival Gérardmer si è svolta questo giovedì al Grand Hôtel alla presenza dei partner e eletti dell’evento François Vannson, Sylvie D’Alguerre, Anne Chwaliszewski e Thomas Gion, senza dimenticare Aude Hesbert, regista di Hopscotch (ex Public Système Cinéma).
Ma come maestra di cerimonie, abbiamo trovato al suo fianco soprattutto Anne Villemin, nuova presidentessa dell’associazione dei festival recentemente succeduta a Pierre Sachot e ora presidente onorario. C’era dunque emozione nell’aria alla vigilia di questa 32esima edizione che proporrà 44 lungometraggi di cui 9 in concorso e 8 cortometraggi ad un pubblico formato da fedelissimi che verranno numerosi, questa è una certezza, perché i luoghi sono andati esauriti a ruba! La festa si preannuncia bella, perché si è ricordato che, nella parola festa, c’è la parola festa, non dobbiamo dimenticarla.
Questa edizione è promettente e illustrerà ancora una volta l’ospitalità dei Vosgi rappresentata, tra gli altri, dai leggendari volontari del festival dove continua anche a prendere piede una professionalizzazione, proprio come l’evento stesso si svolge, con il suo spirito singolare, nel mondo del cinema. Anche per questo sarà sempre sostenuto dalla Regione Grand Est: “È anche il festival più sostenuto dal consiglio regionale” ricorderà la consigliera regionale Sylvie D’Alguerre che ha voluto sottolineare il lavoro di tutti gli eletti per promuovere questo grande evento: eletti locali, dipartimentali e regionali, senza dimenticare il deputato Christophe Naegelen che non ha potuto essere presente a questa conferenza. “Da soli andiamo più veloci; insieme andiamo oltre”, e così ci dirigiamo verso la 32a edizione della grande messa del fantasy a Gérardmer. Chi ci avrebbe creduto? In ogni caso, si tratta di un’avventura fantastica che continua e che sembra avere davanti a sé giorni belli, anzi giorni bui pieni di fantasmi, mostri, disastri naturali, zombie, ecc.
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