Cinema. “Mai confessare”: un film tra vaudeville e marivaudage

Cinema. “Mai confessare”: un film tra vaudeville e marivaudage
Cinema. “Mai confessare”: un film tra vaudeville e marivaudage
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Di Redazione di Tolosa
pubblicato su

4 maggio 24 alle 20:02

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L’ultima opera di Ivan Calbérac appartiene a questa categoria di film che possiamo, troppo frettolosamente, disprezzare, forse sottovalutare, perdendoci una bella riflessione su temi fondamentali che costruiscono: l’infanzia, l’amore, la famiglia, la passione, le ferite tanto quanto l’orgoglio. come del cuore. Sarebbe un vero peccato perderselo…

François Marsault è un generale in pensione. Settantenne vive un’unione perfetta con la moglie Annie, circondato da figli e nipoti.

Segreti sepolti

Proprio perché questi ultimi diventano sempre più numerosi, è giunto il momento di ripulire la soffitta per allestire un’area giochi. François si lancia in questo compito laborioso, un po’ nostalgico, ravvivando ricordi belli e brutti.

Ma a forza di frugare nel passato, finiamo per scoprire segreti sepolti sotto la polvere di vecchie scatole. Stupefatto, François si imbatte in un pacco di lettere inviate 40 anni prima da un certo Boris (Thierry Lhermitte), il suo migliore amico, a sua moglie. Il contenuto evita ogni confusione… Pazzo di rabbia, questo vecchio soldato che vive solo nell’onore e nella disciplina del Grande Muto, ovviamente fa una scenata con sua moglie e decide ancora una volta di andare a picchiare a sangue il detto Boris . I suoi contatti nella Polizia gli permettono di ritrovare le tracce dell’ex amante. Le porte sbattono, le risposte vipere scoppiano, gli attori si divertono. Va detto che tra il soldato psicorigido di André Dussollier e la fantasiosa Annie di Sabine Azéma, il regista non ha scelto uno qualunque per fare di questo vaudeville una vera e propria farsa che, in definitiva, dimostra chiaramente che ci si può innamorare a tutte le età. .

La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, non solo mette sotto i riflettori questa coppia leggendaria, ma li circonda di ritratti molto accurati, quelli dei loro figli. È il caso del figlio maggiore, Amaury (Gaël Giraudeau), che ha abbracciato la carriera del padre ma è alla quinta… figlia, Adrien (Sébastien Chassagne), burattinaio di professione, la papera nera della famiglia , e Capucine (Joséphine de Meaux) che avrà una bella sorpresa in serbo per la sua famiglia.

Attori luminosi

Tutto è giusto in questo film, un po’ teatrale certamente nella forma ma che, grazie alla grazia di attori luminosi e dialoghi saporiti e piccanti, sa trovare i sottili traversi che ci fanno incrociare l’emozione e la risata.

Roberto Penavayre

Mai confessare, un film di Ivan Calbérac

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