David possiede la bellezza del diavolo e una sete inestinguibile di essere ammirato. Nicolas è premuroso, pronto a tutto pur di tenere unita la sua famiglia. Insieme, sono i protagonisti dell’ultima pièce di Michel Marc Bouchard, una tragedia festosa solo di nome.
Per il suo ritorno sulle scene del Théâtre du Nouveau Monde, il prolifico drammaturgo immerge ancora una volta la penna nei temi che gli sono cari: la bellezza tormentata, il gioco delle apparenze e i segreti che inevitabilmente finiscono per venire alla luce.
Versare Una festa per bambiniMichel Marc Bouchard ha ambientato la sua storia in un comune sobborgo, in una giornata nebbiosa. Claire (la deliziosa Sylvie Drapeau) accetta di ospitare la festa di compleanno di suo nipote nella sua “vasta casa”. Tra gli ospiti ci sono David e Nicolas (François Arnaud e Iannicko N’Doua), una coppia di genitori omosessuali con due bambine di 9 e 7 anni.
Entrambi gli uomini hanno un carisma magnetico; le loro figlie sono bellissime. Ma dietro questa facciata perfetta, le brecce si moltiplicano fino a formare un abisso che le inghiottirà tutte. Riteniamo che questa festa per bambini si trasformerà in un disastro.
François Arnaud, assente dalle scene teatrali da 16 anni, interpreta David, un narcisista tossico attorno al quale devono gravitare tutte le star. L’attore che divide la sua vita tra il Quebec e Los Angeles se la cava molto bene con la difficile colonna sonora scritta appositamente per lui. Spesso solo sull’immenso palco del TNM, a volte è inebriato dalla vanità, a volte pietoso dal suo desiderio di possedere tutto.
Nella pelle di Nicolas, Iannicko N’Doua interpreta con grande naturalezza la parte tenera del tandem. Quando la sua voce dolce si incrina, è per lasciare che l’immensità del suo dolore esploda. Dei due è sicuramente il più toccante.
Ma è la divina Sylvie Drapeau a stupire di più con la sua squisita interpretazione di Claire, una dentista in pensione che sconfigge la noia realizzando collage. Narratrice del dramma che sta per consumarsi, ammette allo stesso tempo il suo amore un po’ eccessivo per la colla e il suo odio per i bambini bagnati “che tremano come trote all’amo”.
Michel Marc Bouchard ha scritto le sue battute che colpiscono nel segno non appena apre bocca. Negli abiti di Claire, Sylvie Drapeau incarna tutti i nostri desideri di perfezione allineati come tanti denti bianchi per spiegare ciò che a volte ci sfugge.
Quelli che amavano La notte in cui Laurier Gaudreault si svegliò informatevi: questo nuovo testo di Bouchard è (molto) più crudo, più violento nel contenuto. E la suspense che avvolge l’opera è realizzata meno abilmente. Gli indizi piazzati qua e là dal drammaturgo sono meno sottili e il finale meno sorprendente. Anche se non per questo meno toccante.
In fase di regia, Florent Siaud ha scelto di moltiplicare le videoproiezioni (firmate Félix Fradet Faguy) su più schermi che vanno su e giù. Queste immagini, spesso sfocate, richiamano la nebbia di questa triste giornata, ma anche la confusione che abita i personaggi. Fanno da ulteriore sfondo a questa storia piuttosto intima, dove i personaggi secondari sono presenti solo attraverso le loro voci preregistrate.
Quando questo sipario di proiezioni atmosferiche si alza per mostrare la vita quotidiana decisamente banale dei personaggi, il contrasto è sorprendente. La bellezza di David non lo protegge dai capricci della vita. Perché la realtà è crudele: non importa quanto sei alto, ci saranno sempre i piatti della cena da ritirare e il mutuo da pagare.
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Una festa per bambini
Testo di Michel Marc Bouchard, regia di Florent Siaud. Con François Arnaud, Iannicko N’Doua e Sylvie Drapeau.
Teatro del Nuovo MondoFino all’8 febbraio
7,5/10