Da più di dieci anni, la compagnia di storytelling Africa Graffitis riunisce narratori, maghi delle parole, griot, appassionati dell’arte dell’oralità attorno allo storytelling durante la giornata dedicata a quest’arte.
Quest’anno, il Centro risorse per la narrazione e le arti orali, diretto dal narratore itinerante Jorus Mabiala, ha riunito i percussionisti e i narratori del Tam-Tam di Pointe-Noire, la narratrice Julia Mvila che ha raccontato un racconto sul regno di Loango e le sue varie successioni . Un racconto scritto da Jorus Mabiala.
L’attività è stata allietata dall’inizio alla fine dal gruppo di percussioni Les Tam-Tam de Pointe-Noire che ha offerto uno splendido intrattenimento fatto di danze, canti, racconti…, fortemente applaudito dal bonario pubblico che ha preso d’assalto lo spazio.
Il percorso narrato delle mostre fotografiche “Francia-Congo; Congo-Francia; Mputu-Kongo; Kongo-Mputu Everything is dance” dell’artista-fotografa Sophie Gillmann ha concluso l’attività. Come ringraziamento è stato servito al pubblico un aperitivo sfrenato composto da bevande locali e stuzzichini locali.
Lanciata nel 2013 a Pointe-Noire, la Giornata nazionale della narrazione mira a rivalorizzare i valori ancestrali incarnati dalla saggezza degli antenati sepolti nell’oralità.
Per Jorus Mabiala, questo giorno non solo consente la trasmissione della saggezza ancestrale ai giovani, ma serve anche come pretesto per la resurrezione di quest’arte un tempo apprezzata dagli africani “La storia è il primo teatro per noi congolesi. Nel mbongui dell’epoca, i genitori raccontavano storie ai propri figli, che seguivano religiosamente i saggi consigli e la morale che concludevano questi racconti. Africa Graffitis vuole, attraverso questa attività e altre ovviamente, dire al pubblico che, sebbene l’Africa sia la culla dell’oralità, dobbiamo sempre sforzarci di perpetuare quest’arte per evitare che venga precipitata per colpa delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel mondo. pattumiera dell’oblio”, ha concluso.