Christian Olivier, da Têtes Raides ai poeti rivoluzionari russi al teatro Sorano di Tolosa

Christian Olivier, da Têtes Raides ai poeti rivoluzionari russi al teatro Sorano di Tolosa
Christian Olivier, da Têtes Raides ai poeti rivoluzionari russi al teatro Sorano di Tolosa
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l’essenziale
Il manifesto è un sogno: la carismatica cantante dei Têtes Raides ha messo in musica i più grandi poeti russi. Christian Olivier sarà giovedì 16 gennaio al teatro Sorano di Tolosa.

È un incontro ai vertici: Christian Olivier, di cui è noto l’impegno e l’amore per la parola, ha selezionato poesie di autori russi del cosiddetto periodo “d’argento” – vale a dire dal 1917 all’inizio degli anni ’30 –, ambientato alla musica e registrato le loro opere più forti, e ha elaborato uno spettacolo, che presenterà giovedì 16 gennaio al Teatro Sorano, come preambolo al festival “Détours de chant” (da gennaio dal 25 all’8 febbraio).

“Un linguaggio viscerale”

“Si tratta di dodici poesie che conosco e conosco da molto tempo, come Mayakovsky, Pasternak, Essenin, Akhmatova, Harms, Blok e altre, che mi ha fatto conoscere il mio amico e traduttore André Markowicz”, spiega l’uomo in nero cappello. . Non mi sentivo molto a mio agio con la traduzione di certe poesie ma André mi ha spinto a farle mie e a tradurle.” Un album cattura questa collusione tra la voce forte di Olivier e le terribili parole di questi poeti russi: “”Le ça est le ça”, pubblicato nel gennaio 2023 da Tôt ou Tard. Cosa ci dicono queste poesie scritte lì da più di un secolo? “Sono molto vivi e ci raccontano con forza ciò che sta accadendo: le persone sono schiacciate, stanno soffocando, quando non hanno vissuto un destino ancora più tragico: la reclusione, il suicidio… Sono scritti in un linguaggio viscerale nella sua poesia e sono creati in un periodo ricchissimo: di teatro, di cinema, di musica, la rivoluzione non è solo politica, ma anche culturale. C’è un’energia straordinaria”.

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“Una poesia che risuona oggi”

Possiamo fidarci di Christian Olivier per trasmettere questa energia, questo potere, sul palco. Gli appassionati di Têtes Raides, del collettivo Les Chats Pelés, coloro che hanno visto lo spettacolo “Merci Monsieur Prévert” con Yolande Moreau, nel 2018 e già al Sorano, o anche la sua deliziosa rilettura di Vian, conoscono l’impegno artistico totale che guida tutti le sue scelte. Circondato da cinque musicisti, Olivier inventerà un universo unico con immagini tipografiche, estratti di film, luci e suoni di prim’ordine. “Devi essere vigile quando canti testi che non hai scritto tu”, avverte. suoni e coinvolga il pubblico. Soprattutto ho fatto in modo che la musica non fosse troppo “tradizionale” – anche se abbiamo utilizzato strumenti come la fisarmonica, la sega musicale, il violino – ma molto attuale, moderna, perché quando porto avanti questa parola palcoscenico, i suoi temi, i problemi che mostra risuonano con il mondo di oggi”.

Più che mai, Christian Olivier unisce felicemente poesia e politica. “Tutta la poesia è un atto politico, una lotta. È tutta una questione di impegno, e sia che queste poesie ci parlino di amore o di guerra, l’impegno è lo stesso. La poesia, in ogni caso, è ovunque”.

Giovedì 16 gennaio alle 20 al Teatro Sorano (35, allées Jules-Guesde) di Tolosa. Prezzi: da 20€ a 30€. Come. 05 32 09 32 35. www.teatro-sorano.fr

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