“La sua presenza è così forte! L'incontro con Alain Delon è indimenticabile! » Le parole dell'attrice Cyrielle Clair danno il tono fin dall'inizio del film: Alain Delon non ha lasciato nessuno indifferente, uomini e donne! Stupendo, magnetico, irresistibile… Tutti coloro che lo hanno conosciuto e che testimoniano in questo documentario sono unanimi. Alain Delon, l'attore dal fascino devastante, ha conquistato diverse generazioni di spettatori e spezzato molti cuori.
Il suo rapporto appassionato con le donne nel cinema
Questo è ciò che il film sottolinea con maggiore forza, uno degli aspetti più sorprendenti della carriera di Delon: il suo rapporto unico con le donne. Fin dai suoi primi ruoli, Delon è stato circondato da grandi attrici. Da Romy Schneider, sua complice e il suo amore tragico, a Mireille Darc, sua musa ispiratrice degli anni '70, passando per le tante altre attrici che hanno condiviso lo schermo con lui, testimoniano l'aura senza pari dell'attore.
Ma lungi dall'essere attraente solo fisicamente, l'uomo affascina per l'intensità del suo gioco e la sua intelligenza. “Non è così bello come dice la gente ed è molto più interessante di quanto pensiamo”, riassume Nathalie Delon. Sensibile, altamente romantico, innamorato e tormentato, il film emerge dai deliziosi archivi in cui Delon e i suoi partner regalano dolci momenti di intimità e complicità, ma anche scene in cui l'attore mostra un lato più oscuro, quello dell'uomo solo, colto in i suoi dubbi e le sue contraddizioni.
Un uomo fragile e solitario
Se il film di Lassaigne rende omaggio alla leggenda Delon, non si limita a glorificarlo. Ci rivela un uomo fragile, torturato dalle sue scelte di vita e dalla sua immagine pubblica. Alain Delon, il gigante del cinema, è anche un uomo che ha sofferto: l'abbandono della madre quando aveva 8 anni, la guerra d'Indocina dove ha vissuto da vicino il sentimento della paura, le sue tumultuose relazioni sentimentali e il suo lutto personale. .. Tanti gli eventi che il film rievoca e che forniscono una nuova prospettiva sull'uomo e sul suo personaggio, tra ombra e luce, piena di dubbi. Un Delon che a volte passava in secondo piano e che, nonostante la sua carriera e la sua fama, alla fine rimase ai margini delle grandi celebrazioni del suo tempo.
Un mito temuto dai registi
Se Delon ha saputo affascinare gli spettatori, i suoi compagni di vita e di set cinematografico, è anche, e questo è l'ennesimo aspetto di lui rivelato in questo documentario, un attore che certi registi temevano. Testimoniano. “Non possiamo imporre la direzione dell'azione a Delon” confida Jacques Deray, “i tecnici avevano paura delle sue reazioni” ci dice Georges Lautner. Lassaigne sottolinea il rapporto rispettoso e conflittuale che ha avuto con alcuni registi, tra ammirazione e confronto.
Alain Delon, tra mito e realtà
Amato o temuto, Alain Delon è descritto in questo film come un personaggio più ricco di sfumature e umano di quanto sembri. “Alain Delon: La bellezza del diavolo e delle donne”, un ritratto intimo e affascinante di un uomo complesso, dove bellezza, fragilità e domande esistenziali si mescolano. Un film che riesce a catturare l'essenza di un uomo che resta, ancora oggi, uno dei più grandi miti del cinema francese, una leggenda che per molti versi resta ancora un enigma.
Guarda il documentario “Alain Delon, la bellezza del diavolo e delle donne” lunedì 23 dicembre alle 17:30 su Public Senate e nel replay qui.