come l’Hellfest si apre un po’ di più al rock senza perdere la sua anima

come l’Hellfest si apre un po’ di più al rock senza perdere la sua anima
come l’Hellfest si apre un po’ di più al rock senza perdere la sua anima
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I denuncianti hanno avuto una giornata campale sui social media. Ma cosa diavolo ci fanno Shaka Ponk, Royal Blood e Foo Fighters all’Hellfest di Clisson (Loira Atlantica)? Il festival ha perso la sua (dannata) anima andando alla ricerca di artisti più mainstream?

Vedi anche: VIDEO. I primi frequentatori del festival sono arrivati ​​a Clisson, inizia l’Hellfest

“Ah, finalmente il poster degli Eurockéennes de Belfort”, ha scherzato un utente di Internet, sostenendo che l’Hellfest non sarebbe più stato il gigantesco santuario dei fan del metal.

Vero o falso ? Entrambi, mio ​​capitano. Sì – e questa è una conferma più che una sorpresa – la programmazione è molto aperta, e “più orientato al rock del solito”, riconosce Éric Perrin, capo delle comunicazioni di Hellfest. Simbolo di questo cambiamento: i Foo Fighters, headliner della domenica. Ben Barbaud, direttore del festival, aveva assicurato in una conferenza stampa nel 2017 che non sarebbe arrivato al punto di programmarli…

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Tutto per Dave Grohl

Sette anni dopo, l’Hellfest si è evoluto e così anche le opinioni. È proprio vero che il gruppo rock americano fondato da Dave Grohl – ex batterista dei Nirvana e grande fan del metal – era diventato una priorità.

Il festival è addirittura tornato indietro di due settimane per offrirlo. Meglio : “Abbiamo lavorato con il gruppo e il suo management per offrire, su uno dei grandi palcoscenici, artisti a loro vicini o per i quali Dave Grohl nutre molto affetto. »

Josh Homme, chitarrista dei Queens Of The Stone Age (qui, a luglio 2023) sarà a Clisson domenica 30 giugno | EPA-EFE
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Josh Homme, chitarrista dei Queens Of The Stone Age (qui, a luglio 2023) sarà a Clisson domenica 30 giugno | EPA-EFE

Il che spiega perché troviamo gli americani dei Queens Of The Stone Age, per i quali Grohl ha già suonato alla batteria, ma anche High on Fire, Nova Twins e Blues Pills, tre gruppi che Grohl apprezza.

E Shaka Ponk? Si dice che il gruppo francese, formidabile sul palco, morisse dalla voglia di darsi battaglia all’Hellfest da anni. “E perché non Madonna come headliner? » ha rilasciato i più preoccupati – e sarcastici – sui social network.

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Statisticamente ingiusto

Questa critica ad un’apertura troppo ampia, sebbene abbia acquisito slancio, rimane statisticamente ingiusta. “Si tratta di appena dieci gruppi su un totale di 184 in quattro giorni”, ricorda Éric Perrin. Si dimentica anche – e soprattutto – il DNA dell’Hellfest sin dalla sua creazione nel 2006: Ben Barbaud ha sempre visto il suo festival come un festival dedicato alla musica estrema, non solo metal.

Cosa lo differenzia, ad esempio, dal Wacken Open Air, il suo fratello maggiore tedesco. In Clisson, l’hardcore e il punk hanno una scena dedicata (la Warzone). Vi si esibirono Iggy Pop, Kiss e ZZ Top, artisti non esattamente metal, così come una moltitudine di artisti più confidenziali, a volte molto lontani dagli standard estetici e musicali del genere.

L’anno scorso il trip-hop lunare di Puscifer ha ampiamente conquistato il pubblico. Quest’anno Eivør, la cantante faroese, è una di queste curiosità.

Pearl Jam e Green Day?

Questa apertura più assertiva ha anche un doppio vantaggio: permette di cercare un altro pubblico senza perdere (troppo) i più fedeli. E prepara il terreno per nuovi artisti. Il pubblico sarà necessariamente meno sorpreso dal fatto che un giorno, dopo i Foo Fighters, l’Hellfest cercherà gruppi come i Pearl Jam, i Green Day o addirittura i Muse.

Fantascienza ? ” Vedremo, risponde cautamente Éric Perrin. Questi gruppi hanno permesso a tantissimi adolescenti e giovani adulti di interessarsi al metal e ai suoi derivati, di scoprire i “boss” come Metallica, AC/DC, Judas Priest, Megadeth. Quando vediamo il successo che hanno avuto gruppi come i Sum 41 o i Linkin Park quando sono venuti a Clisson, possiamo immaginare la stessa accoglienza. La forza del festival è offrire un momento di convivialità e di unità tra le generazioni. »

Fino al 30 giugno a Clisson (tutto esaurito), con 180 gruppi, di cui un centinaio per la prima volta. Da notare il ritorno dei Machine Head, tesoro del festival, dopo dodici anni di assenza. Per curiosità, i giapponesi di Baby Metal; i veterani svedesi del rap-metal Clawfinger; e Bruce Dickinson, cantante degli Iron Maiden, solista.

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