Musica: le opere di Caroline Charrière sono state catalogate

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Il catalogo ragionato è disponibile online. Ciò precede la prossima pubblicazione di una biografia e lo svolgimento a Friburgo di un convegno internazionale dedicato al compositore friburghese. Un ulteriore passo verso il riconoscimento della sua musica.

La compositrice friburghese Caroline Charrière è autrice di 199 opere musicali, che si distinguono per la loro ampiezza e diversità. © Alain Wicht-archivio

La compositrice friburghese Caroline Charrière è autrice di 199 opere musicali, che si distinguono per la loro ampiezza e diversità. © Alain Wicht-archivio

Pubblicato il 18/06/2024

Tempo di lettura stimato: 6 minuti

In modo che entri nella directory! L’Associazione Caroline Charrière si impegna a difendere l’opera della compositrice friburghese. In attesa della prossima pubblicazione di una biografia, scritta dalla musicologa Irène Minder-Jeanneret, presidente dell’associazione, è il catalogo ragionato della sua opera ad essere ora consultabile da ricercatori, direttori d’orchestra e di coro, ma anche musicisti e tutti. Disponibile online, tramite la piattaforma Fri-Memoria, il catalogo è stato realizzato in collaborazione con la Biblioteca cantonale e universitaria di Friburgo (BCUF).

Durante la conferenza stampa di lunedì, Irène Minder-Jeanneret ha ricordato che un catalogo ragionato delle opere musicali è lungi dall’essere ovvio. Anche compositori noti come Bartok o Stravinsky, i cui fondi sono depositati presso la Fondazione Paul Sacher di Basilea, che è un importante centro di ricerca musicale, non dispongono di un catalogo ragionato. Né il friburghese Oscar Moret, per citarne solo alcuni.

Senza contare che solo cinquant’anni fa, non è certo che le opere di una donna avrebbero potuto entrare in un fondo pubblico come quelle di Caroline Charrière alla BCUF… “Affinché le opere possano essere rappresentate in pubblico sono necessarie molte condizioni” , soprattutto quelli di una donna, secondo il musicologo. La loro contestualizzazione attraverso una biografia, ma anche la loro precisa catalogazione fanno parte dei mezzi necessari per renderli accessibili.

La musica corale costituisce il 35% di tutte le sue opere

Irène Minder-Jeanneret accoglie con favore anche l’eccellente collaborazione dell’associazione con la BCUF, in particolare con Florence Sidler, responsabile dell’archivio musicale. Le forze si uniscono per garantire che Caroline Charrière non cada nell’oblio. Lei stessa aveva già provveduto, prima della sua morte nel 2018, affinché il suo fondo fosse depositato presso la BCUF, il cui inventario è disponibile anche online. Il suo riconoscimento è giunto ad una nuova tappa, grazie al lavoro della dottoranda Consuelo Salvadori, che ha realizzato questo catalogo ragionato nell’ambito della sua tesi di musicologia all’Università di Friburgo sotto la direzione di Delphine Vincent.

199 pezzi

“Ragionato” significa che si tratta di uno sforzo finalizzato alla completezza. Una cinquantina di brani elencati non figurano nell’elenco delle opere stilato dalla stessa compositrice. Consuelo Salvadori ha incrociato informazioni provenienti dai fondi BCUF, ma anche, tra gli altri, dagli archivi del Chœur de Jade e del Théâtre des Osses, per i quali Caroline Charrière aveva composto opere. Il catalogo elenca, data e documenta 199 pezzi in totale. Senza dimenticare numerosi arrangiamenti e schizzi.

La catalogazione passa anche attraverso la classificazione: questa si basa sui generi musicali e sulla cronologia e permette, grazie ai diversi indici, di evidenziare i numeri, la scelta delle voci o degli strumenti, i temi affrontati quando si tratta ad esempio di testi. Gli avvisi indicano se la partitura è stata pubblicata – questo è attualmente il caso per un buon quarto delle opere. Poiché il catalogo è digitale, potrebbero essere apportate integrazioni.

Nel dettaglio, Consuelo Salvadori precisa che la musica corale costituisce il 35% della sua produzione, ovvero circa 75 brani, che collocano Caroline Charrière nella tradizione corale friburghese. Femminista, la compositrice è molto impegnata a favore delle voci femminili, in particolare con il Jade Choir.

Compose anche 17 brani per il palcoscenico, compreso il primo atto dell’opera I Tre Sospiri. Il catalogo elenca poi opere con orchestra, musica da camera, nonché assoli strumentali, in particolare per flauto. La produzione di Caroline Charrière si distingue “per la sua ampiezza e diversità”, ammira Consuelo Salvadori.

Ma non si vince nulla. Se Florence Sidler riconosce che all’interno della BCUF, il fondo Caroline Charrière “è il primo fondo di un compositore” e che “è uno dei fondi musicali più consultati”, anche da musicologi e musicisti stranieri, le barriere, soprattutto sociali, alla diffusione delle sue opere restano. A sei anni dalla sua scomparsa, il mondo classico resta in gran parte dominato da un canone musicale maschile: la stagione concertistica e i programmi dei festival lasciano ancora poco spazio alla produzione di compositrici.

Mantieni viva la fiamma

Sarà necessario mantenere viva la fiamma e “l’entusiasmo degli interpreti” per la musica di Caroline Charrière, ne è consapevole Irène Minder-Jeanneret. Lei cita Il Libro di Giobbe“a nostra conoscenza il primo oratorio di un compositore svizzero”, che per lei è senza esitazione Il messia. “Raramente ho sentito qualcosa di così rotondo e completo, c’è una perfezione in questo oratorio che ci tocca nel profondo.”

Michel Charrière, fratello del compositore, ricorda la sua rinascita al Münster di Berna nel 2003: “Non vedeva più niente, piangeva tanto. Si è sentita trasportata dal pubblico. Alla fine si sono alzate 450 persone”. Mentre sviluppava un linguaggio eminentemente personale, una musica del suo tempo, che mette al centro l’emozione, ha studiato le Passioni di Bach per scrivere quest’opera importante. “Lei non nega la tradizione”, aggiunge Irène Minder-Jeanneret. Lei non era coinvolta nella rottura, Caroline Charrière era assolutamente contraria alla violenza.

Ciò dimostra che l’Associazione Caroline Charrière non intende risparmiare gli sforzi per portare avanti il ​​proprio impegno. In vista della pubblicazione della biografia, prevista per la fine dell’anno, sostiene inoltre lo svolgimento di un convegno scientifico internazionale dedicato a Caroline Charrière, che si terrà il prossimo ottobre presso l’Università di Friburgo sotto gli auspici del Dipartimento di Scienze Musicologia. Ciò fa seguito ad una prima conferenza che si è tenuta l’anno scorso presso l’Università di Strasburgo.

Link al catalogo ragionato: attraverso bcu-fribourg.ch e monografie BCUF.

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