Al Francos di Montreal, la consacrazione della Apple in Quebec

Al Francos di Montreal, la consacrazione della Apple in Quebec
Al Francos di Montreal, la consacrazione della Apple in Quebec
-

Questa scena, sulla Place des Festivals, durante i Francos, la sognava “da molto tempo”, ha confidato la cantautrice francese Pomme durante il suo superbo concerto arricchito dalla presenza di ospiti speciali, Safia Nolin, Ariel Engel ( La Force), Klô Pelgag e le sorelle Boulay. Il pubblico, straordinariamente numeroso per una domenica sera, si è lasciato coccolare dalle canzoni e dalla voce evocativa della musicista, che ha scelto di presentare un concerto nello spirito indie pop del suo album Consolazione (2022) piuttosto che in quello della sua suite di brani orchestrali Le stagionipubblicato all’inizio di quest’anno.

È stata soprattutto l’ora della consacrazione per colei che si definisce “la figlia adottiva del Paese” che vede dal 2015 e che considera Montreal la sua seconda casa.

Un primo premio alle Victoires de la Musique nel 2020 per l’album Lacune poi quello di Artista femminile dell’anno 2021 l’ha resa una delle voci forti e fresche della canzone francese. Da allora, Claire Pommet ha intrapreso una tournée allo Zénith – teatri francesi da 6.000 a 12.000 posti –, una tournée Le stagioni con una grande orchestra che speriamo di vedere fare tappa qui uno di questi giorni, poi questa tournée nordamericana, che lo porterà a cantare tra pochi giorni a San Francisco e Los Angeles.

Questa Place des Festivals che ha occupato domenica è un po’ come il suo Zenith del Quebec, simbolicamente parlando. Pomme lo ha sottolineato aprendo il suo tour canoro indossando un cappello a forma di fiore e indossando ali di libellula con Nelly (da Consolazione), omaggio allo scrittore Arcan. Intorno a lei quattro musicisti versatili, il batterista alla chitarra, il bassista anche, il tastierista che a sua volta passa alla chitarra e il violinista al mandolino. Ogni canzone era un dipinto a sé, un po’ più rock Perché la morte ti spaventa? E Un milionepop e continua a scorrere Quelli che sognano.

Tre voci toccanti

Il concerto sarà, auspica, un momento di “consolazione collettiva”, invitando poi sul palco Ariel Engel e Safia Nolin ad eseguire una composizione di quest’ultima, Canzone sulla separazione lesbica. Tre voci toccanti, molto diverse, che cantano in comunione attorno a un unico microfono, con Safia che strimpella la chitarra, emozioni assicurate. Dopo di che, Streghe (preso da Screpolatura), il suo duetto con Klô Pelgag, un altro toccante momento di complicità tra i due più bei elettroni liberi della moderna canzone francofona.

Promemoria compresi, Pomme avrà proposto diciassette canzoni, il tempo di un concerto che sembrava passare troppo in fretta perché era così bello. Interpretazioni intense di Giardino (Di Consolazione) E Ansia (delle Screpolatura), l’ultimo tuffo nei synth fangosi, prima di risalire in superficie per ascoltare Sole Soleaccompagnata dalle sorelle Boulay, che accolsero Pomme nella loro casa la sua prima notte a Montreal, otto anni fa.

I partecipanti al festival hanno assaporato il momento e la dolcezza di questa serata di canzoni delicate, ma a volte vivaci: il musicista ha invitato la folla a ballare durante La luce (dalla versione ampliata di Screpolatura) perché dopo, “sarà ritorno alle basi con canzoni sulla morte”, compreso il magnifico Bruceremo, pronunciato poco prima del bis: “Bruceremo entrambi / All’inferno, angelo mio / Ho pianificato i nostri addii / Alla Terra, angelo mio / E voglio partire con te / Voglio morire tra le tue braccia. »

Jill Barber in francese

La nostra serata Francos è iniziata all’ombra, nell’intimità dello Studio TD, dove la cantante dell’Ontario Jill Barber è venuta a presentare in anteprima le canzoni del suo album pubblicato di recente venerdì scorso, intitolato Ancora ! — in francese nel testo, per favore. Allontanandosi per un attimo dal folk per tuffarsi meglio nel jazz, Barber evoca lo spirito di Melody Gardot spingendo la nota blu e francese appropriandosi delle canzoni di Piaf, Trenet e Barbara.

Sulla carta è un po’ convenzionale, addirittura prevedibile. Padam Padam, Mare, Cosa resta dei nostri amori? sentito così tanto, ma era così affascinante, così ben eseguito con il suo trio (piano, contrabbasso, chitarra) di jazzisti di Toronto che mettono in risalto la sua voce eterea – questo tour canoro avrebbe potuto benissimo essere presentato in due settimane, alla locandina di il Festival Internazionale del Jazz.

Affascinante ma prevedibile, quindi, tranne che per una canzone: Ordinario, testo di Mouffe, musica di Charlebois. Ciò che lei e i suoi musicisti hanno fatto con questo grande classico della canzone del Quebec vale da solo il prezzo del biglietto d’ingresso al concerto. Lo trasforma senza stravolgerlo, lo mette nelle sue mani – “Sono una donna molto ordinaria” che “fa musica di ieri” piuttosto che “con la Grande Pietra” -, scopre una sensibilità jazzistica per questa serie di accordi incastonati in la nostra coscienza collettiva. Il saggio pubblico dello Studio TD è rimasto a bocca aperta. Bellissimo !

Da vedere in video

-

PREV Antoine Daniel, Nota Bene, Ultia… più di 200 streamer chiamano a votare per il Nuovo Fronte Popolare
NEXT Valady. Jean Couet-Guichot e Gaya Wisniewski, due artisti residenti nella regione