Quattro artisti per una mostra a La Grange de Bihorel, vicino a Rouen

Quattro artisti per una mostra a La Grange de Bihorel, vicino a Rouen
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Editoriale della Normandia

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16 giugno 2024 alle 11:02

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Dal 13 al 19 giugno 2024, La Grange de la Petite Madeleine, a Bihorel, vicino a Rouen (Seine-Maritime) aprirà i battenti una mostra intitolata Nothing in Common. Sono proprio i quattro artisti, che tuttavia si conoscono molto bene, a scegliere questo titolo: “Noi quattro siamo davvero diversi”, confidano.

La fantastica curiosità di Jérémy Lebouteiller

Innanzitutto c’è il Rouennais Jérémy Lebouteiller, alias EMY, che “armeggia dall’età di 10 anni. Ho iniziato Fine Arts senza finire il corso, perché volevo fare le mie cose a modo mio. Adatto le mie sculture e i miei dipinti con la mia fantastica cultura. Coltivo i miei sogni e da essi traggo ispirazione”, spiega l’artista che, fin da bambino, è sempre stato incuriosito dalle ossa degli animali.

“Oggi li utilizzo nello spirito di un gabinetto di curiosità. Inoltre, nei salotti, sotto un pergolato, i visitatori entrano in un’altra dimensione con luci, suoni e odori”, continua.

Nel profondo degli occhi…

La pittrice Mlle, il suo vero nome Armelle Devraigne, è un amante degli animali. Del resto il pubblico non si sbaglia, perché ogni sua opera riscuote un enorme successo, grazie soprattutto all’immersione negli occhi dei mammiferi, degli uccelli e perfino dei pesci.

“Ho sempre desiderato studiare Belle Arti, ma per i miei genitori ho studiato legge. È stato all’età di 32 anni, durante il congedo parentale, che ho ricominciato a dipingere. Anche quando sono tornato al lavoro, non mi ha mai abbandonato e ha occupato sempre più spazio nella mia vita. Da quel momento in poi mi sono davvero affezionato ai ritratti e agli sguardi degli animali. Sempre con tanti colori”, confida Mlle.

Alcune delle sue creazioni sono arrivate anche in Africa o alla Riunione. “Ho anche una mostra permanente alla brasserie La Taverne, a Bonsecours, e il mio account Facebook conta più di 20.000 follower”, aggiunge l’artista.

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Un lavoro a quattro mani

E poi ci sarà il Dâb Dâb, questo duo così conosciuto durante le mostre. Annie e Daniel Boulenger hanno iniziato quasi trent’anni fa. “All’epoca, da autodidatta, ho iniziato con la pittura per poi passare alla scultura Raku”, si presenta Annie.

Quanto a Daniel, lui “plasma il vetro di Murano e poi infilo le perle. Ma poiché è difficile farsi accettare dagli organizzatori delle mostre, che prendono questo per rivenditori di bigiotteria, abbiamo allestito le nostre mostre. Attualmente ci occupiamo di quello di Saint-Aubin-Épinay, diamo una mano al salone Maromme e abbiamo assunto la presidenza dell’Orangerie del Jardin des Plantes, a Rouen, sotto il nome di Giardino dei pittori ”, specificano i due artisti.

Durante l’ultimo festival Seeds of Garden, hanno ricevuto 40.000 visitatori. “Ora cerchiamo giovani artisti che abbiano voglia di stravolgere tutto per farsi conoscere”.

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