. Le richieste di boicottaggio sui social network portano alla cancellazione di un concerto del cantante algerino Cheb Bilal

. Le richieste di boicottaggio sui social network portano alla cancellazione di un concerto del cantante algerino Cheb Bilal
Musica. Le richieste di boicottaggio sui social network portano alla cancellazione di un concerto del cantante algerino Cheb Bilal
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Cheb Bilal lo avrà cercato. Inizialmente previsto per questo sabato 19 ottobre, parallelamente al National Apple Show di Midelt, lo svolgimento di un concerto della cantante algerina ha scatenato uno tsunami di critiche sui social network, accompagnato da una pioggia di appelli al boicottaggio, illustrati da hashtag #BoicottaggioChebBilal e altri #CancellazioneConcertoBilal.

Questa protesta virtuale è arrivata in risposta ai ripetuti errori della star del raï, un tempo adorata dal pubblico marocchino. Quest’ultimo lo critica per le sue recenti uscite sui media algerini, dove ha fatto commenti spesso dispregiativi, a volte offensivi sul Marocco. Di conseguenza, di fronte alla portata della controversia, gli organizzatori dello spettacolo hanno dovuto cancellare il suo nome dalla programmazione, sostituendolo con quello del cantante marocchino Saïd Senhaji.

Cheb Bilal, il cui vero nome è Bilal Mouaffak, gode da tempo di grande popolarità in Marocco, moltiplicando le date in città come Casablanca, Marrakech e Agadir, e esibendosi in concerti nei festival del Regno. Con in gioco compensi più che confortevoli, pari a milioni di dirham.

Doppio linguaggio e scuse

Tuttavia, colui che ha subito riconosciuto che la sua più grande base di fan era in Marocco, non ha esitato, una volta tornato in Algeria, a denigrare il Regno e a criticare questo paese che lo ha sempre accolto calorosamente attraverso un pubblico fedele… e compensi sostanziali, il più delle volte pagati, come richiesto dall’artista, in contanti sonanti.

Già nel 2016 aveva suscitato scalpore dichiarando, in un’intervista su un canale algerino, di “non averniente a che vedere con la nazionalità marocchina“, a meno che lei”dà accesso a tutto gratuitamente“. L’incomprensibile dichiarazione ha portato alla sua assenza dai palcoscenici marocchini per tre anni, fino alle scuse piatte presentate durante il festival Jawhara nel 2019.

Di più “scaccia il naturale, ritorna al galoppo“, dice l’adagio. Nel 2022, fallo di nuovo. Mentre la selezione calcistica marocchina ha fatto sognare tutto il mondo con le sue imprese sui campi dei Mondiali del Qatar, Cheb Bilal si guarda bene dall’applaudire le sue prestazioni.

Meglio, quando gli è stato chiesto, sul set di un programma televisivo algerino, quale squadra fosse la sua preferita durante la competizione, il cantante ha semplicemente risposto che, essendo assente la selezione algerina, avrebbe incoraggiato… la squadra francese, che allora era preparandosi ad affrontare gli Atlas Lions in semifinale. Una dichiarazione sorprendente che deve essere stata poco apprezzata dai tanti marocchini che canticchiavano “Bad business”, “Dani Dani” o “Vive Nous”.

Questi comportamenti ambigui sono diventati l’elemento centrale di un vasto movimento sui social network, un vero e proprio “tempesta di merda» sottolineando le ambiguità di Cheb Bilal e la sua ingratitudine, e invitando gli organizzatori di concerti marocchini a tracciare una linea rossa escludendo da qualsiasi manifestazione artistica coloro che mancano di rispetto per il Paese.

A questo proposito, questa campagna spontanea non ha mancato di sollevare una situazione quanto meno incongrua: mentre molti artisti algerini si esibiscono tutto l’anno nei festival e nelle sale di spettacolo marocchine, spesso in cambio di assegni incredibili, gli artisti marocchini ne sono quasi esclusi dalle scene algerine.

Sono pochissimi, infatti, gli artisti marocchini che possono esibirsi nel loro vicino orientale, e le autorità algerine vietano addirittura la trasmissione di canzoni marocchine alla radio o alla televisione, arrivando addirittura a reprimere gli autori di un “rilascio accidentale».

Secondo le ultime notizie, Cheb Bilal ha intenzione di organizzare una conferenza stampa, durante la quale potrebbe presentare nuovamente le sue scuse, più o meno sincere visto il suo passato. Ma tutto fa pensare che le scuse, anche ripetute, non potrebbero più bastare per permettere al cantante algerino di ricongiungersi con il suo pubblico marocchino. Basti dire che le sue future (ri)apparizioni sui palcoscenici del Regno sono ormai ipotetiche…

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