Il Vallese diventa il nuovo paradiso delle riprese cinematografiche

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Dietro le quinte di Winter Palace, una serie RTS e Netflix.

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Il Canton Vallese attira sempre più produzioni cinematografiche grazie a incentivi finanziari e un efficiente supporto logistico. Una scommessa vincente per l’economia locale.

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18 ottobre 2024 – 09:34

In un hangar abbandonato a Martigny sono in corso le riprese della miniserie “Log-Out”, coprodotta da RTS e TF1. Non è un caso che la produzione abbia scelto di girare tre quarti di questa fiction nel Vallese.

Philippe Coeytaux, produttore dei Akka, spiega: «La particolarità è che c’è un vero e proprio ufficio di ripresa con persone a cui puoi contattare se vieni da lì o da altri cantoni. Possono darci consigli, persone da contattare per quanto riguarda le autorità, la polizia, i vigili del fuoco. Ci aiutano davvero tanto e ci danno anche dei soldi, quindi siamo molto felici di venire in Vallese. »

Rimborso fino a 100.000 franchi

Il cantone offre infatti fino a 100.000 franchi di rimborso sui costi di produzione. Questa strategia attira diversi progetti, dal film d’animazione «Sauvages» a «Palazzo d’inverno», la prima coproduzione svizzera di Netflix.

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Dietro le quinte di Winter Palace, una serie RTS e Netflix.

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Dal 2021 la Valais Film Commission ha versato ai produttori 610’000 franchi. Allo stesso tempo, l’industria cinematografica ha speso 4 milioni di franchi nell’economia locale, principalmente per l’alloggio (circa 1.600.000 franchi), la manodopera (circa 897.000 franchi) e il restauro (circa 460.000 franchi).

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“Sauvages”, un film d’animazione di Claude Barras.

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Una vetrina per il Vallese

A Saillon, l’Hôtel des Bains ospita attualmente il team “Log-Out”. Dan Meylan, direttore generale, testimonia: “Per noi questi pochi mesi rappresentano circa ottanta persone, poco più di 2.500 pernottamenti in due mesi e mezzo. Questo è molto interessante per la nostra economia. »

Al di là dei benefici economici diretti, queste riprese offrono una vetrina turistica al Vallese. Tuttavia, la concorrenza è dura nelle Alpi, in particolare con l’Austria.

Tre milioni di investimenti per il 2028

Tristan Albrecht, capo della Valais Film Commission, lo riconosce: «Abbiamo bisogno di un po’ più di denaro. Il Tirolo ha 30 anni di vita (in questo campo, ndr), è più esperto. Ma abbiamo altri vantaggi: siamo al centro dell’Europa, vicini a tutto. Sta a noi dimostrare che possiamo anche ospitare queste riprese. »

Per consolidare questa dinamica, il Cantone si è impegnato a stanziare tre milioni di franchi fino al 2028 per lo sviluppo dell’industria cinematografica vallesana. Un investimento che promette di far brillare il Vallese sul grande schermo e di rilanciare la sua economia.

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