Santo Stefano. Una “Art Bubble” installata presso l’Ospedale Privato della Loira

Santo Stefano. Una “Art Bubble” installata presso l’Ospedale Privato della Loira
Santo Stefano. Una “Art Bubble” installata presso l’Ospedale Privato della Loira
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Forse i pazienti non vi hanno ancora prestato attenzione quando percorrono il corridoio dei ricoveri ambulatoriali, ma è lì, installato, nel cuore dell’atrio dell’Ospedale Privato della Loira.

Sono passate alcune settimane da quando la struttura ha portato tra le sue mura la Bulle d’art del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Saint-Étienne Métropole. Un modulo in legno grezzo dalle forme organiche progettato nel 2017 dai designer Saint-Etienne di Inclusit Design e da allora ridisegnato.

Un modulo come un rifugio in cui rifugiarsi con, al suo interno, uno spazio di proiezione e, attorno ai suoi bordi, una selezione di riproduzioni di opere da vedere e toccare. Un approccio originale all’arte immaginato dai team del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Saint-Étienne Métropole in collaborazione con l’Ospedale Universitario Saint-Étienne.

Un laboratorio di significato

Non appena la testa ha attraversato il modulo, il paziente-visitatore si lascia trasportare da questa proiezione di due cortometraggi dedicati alle principali opere conservate nel museo. Se si diverte a visitare la struttura, tutta una serie di riproduzioni di pezzi della collezione si offrono al suo sguardo per portarlo lontano dal mondo ospedaliero.

Qui è invitato a provare un gioco di 7 famiglie in cui si tratta di allineare opere che si somigliano tra loro sulla base delle descrizioni di sette famiglie immaginarie e un po’ eccentriche. Più avanti, viene chiesto di toccare alcuni materiali utilizzati dagli artisti, legno, plastica, metallo, e ancora più in là, all’interno di questo spazio, è esposto un piccolo tesoro con tre diorami che permettono di rendersi conto delle dimensioni di alcuni dipinti della collezione che vi appendere al museo nell’autunno del 2024.

Siglato un patto cultura e salute con il Comune

Questa installazione all’interno dell’HPL costituisce la prima traduzione concreta della convenzione cultura e salute firmata dall’istituzione con la città di Saint-Étienne.

Un’azione accolta con favore da Xavier Claris, direttore dell’HPL, che ha suggerito che le équipe di mediazione culturale del museo intervengano la sera all’interno dell’ospedale per interagire con utenti e operatori sanitari. “Stiamo anche progettando di organizzare incontri con le scuole locali”, afferma Xavier Claris, che spera che “questa bolla artistica sia il risultato di una lunga collaborazione. »

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