Alle radici della piazza Dior

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Firmato Maria Grazia Chiuri per Christian Dior, sciarpa e passaggio 22, collezione ready-to-wear primavera-estate 2023. BRIGITTE NIEDERMAIR

In un lavoro pubblicato da Thames & Hudson e prodotto sotto la direzione della storica dell’arte Maria Luisa Frisa, Dior esplora le molteplici fonti di ispirazione dei suoi foulard di seta e il loro posto all’interno della maison fin dai tempi di Christian Dior, all’inizio degli anni ’50, Covering settant’anni di storia della moda in 760 pagine, questo bellissimo libro illustrato si presenta sotto forma di a “biblioteca-sciarpa”, una directory completa che analizza sotto ogni angolazione questo indispensabile accessorio tessile. Questo “atlante” di 425 sciarpe, quadretti, foulard… organizzati per temi – Parigi, giochi ottici, cosmogonie, flora, bestiario, colorama, messaggi, ecc. –, si arricchisce delle fotografie di Brigitte Niedermair allestite in un portfolio inaugurale di particolare successo.

Nell’introduzione, Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni femminili della maison Dior, che ama indossare sciarpe legate come una bandana, firma un testo personale sul suo rapporto con il foulard, ricordando quello indossato da sua nonna e da lei bisnonna pugliese. All’epoca le donne si legavano al collo un pezzo di cotone bianco la sera mentre ricamavano sulla porta di casa o nelle prime ore del mattino mentre preparavano i pasti della giornata. Anche la nonna indossava una sciarpa nera destinata al lavoro nei campi.

I quadrati sono stampati a piena pagina, a loro volta minimalisti, con zone piatte di colore, o più barocchi, pieni di rose, aiuole scintillanti di fiori, animali selvaggi in stile toile de Jouy… Quest’opera offre un’immersione nella storia della moda, da cui seguiamo l’evoluzione dei gusti e delle tendenze, offrendo al contempo una lettura sociologica di questi ultimi decenni attraverso i messaggi che punteggiano i foulard. Come la serie disegnata dall’illustratore Alexandre Sache per la linea Miss Dior di Marc Bohan, con slogan come “Non è no no no e no! » (1969), tipico dell’ondata di protesta dell’epoca.

Testi di storici della moda

Più che una somma visiva, questa raccolta, che vuole essere didattica, contiene un insieme di testi di storici della moda dedicati a questo accessorio simbolico: Maria Luisa Frisa, docente presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), Claire Allen-Johnstone , assistente curatore della sezione tessile, moda e arredamento al Victoria and Albert Museum di Londra, Elda Danese, ricercatrice specializzata in storia del tessile allo IUAV, ed Emilie Hammen, docente all’Istituto francese della moda.

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