A Ploézal, il Festival dei giardini La Roche-Jagu attira 15.000 persone

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“È sempre un buon momento per passeggiare con gli amici o con la famiglia”, si sentiva la domenica pomeriggio lungo i sentieri della tenuta La Roche Jagu. In occasione del Garden Festival, che si svolge ogni due anni, 45 vivaisti, artigiani dell’arte e del mobile da giardino hanno potuto esporre i propri lavori. “Volevamo anche avere uno spazio con le associazioni che difendono l’ambiente”, spiega Julia Boulet, responsabile della comunicazione a La Roche-Jagu. Così, tra le associazioni presenti, i visitatori hanno scoperto Décibel Feuilles, che opera nelle scuole per sensibilizzare alla conservazione del bocage. Ad esso è dedicato un festival musicale il 15 giugno a Pluzunet.

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Nicolas Petibon (al centro), presidente di Décibel Feuilles, accompagnato dalla sua squadra. (Le Télégramme/Dorian Biczo)
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Molte piante hanno suscitato domande da parte dei visitatori. (Le Télégramme/Dorian Biczo)
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La giostra del pastore, realizzata a mano e manovrata da un adulto che pedala, percorre tutta la Bretagna. (Le Télégramme/Dorian Biczo)

Una stagione all’insegna della biodiversità

Dall’8 maggio aprirà i battenti la mostra estiva. Originario e proveniente dal Museo di Storia Naturale di Tolosa, è stato prodotto in modo eco-responsabile e sostenibile. Il suo nome ? “Impatto – La biodiversità in questione”. “L’obiettivo di quest’anno è mettere in discussione l’impatto umano sulla biodiversità da oltre 100.000 anni”, spiega Julia Boulet. Con questa grande novità: la possibilità di effettuare visite guidate in bretone! “Vogliamo preservare questa lingua nella regione e promuoverla. » L’anno scorso 45.000 visitatori hanno scoperto l’interno del castello. I giardini della tenuta rimangono liberamente accessibili per tutta l’estate. In modo che tutti possano godersi la festa.

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Fiori e sole: i 15.000 visitatori sono rimasti conquistati. (Le Télégramme/Dorian Biczo)
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La domenica il gruppo Afrobeat Mata Hari ha tenuto concerti per tutto il pomeriggio. (Le Télégramme/Dorian Biczo)

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