Steve Granitz/WireImage
Daniel Day-Lewis (qui nel febbraio 2013) reciterà nel film “Anemone”, diretto da suo figlio Ronan. Nuovi premi in vista per l’attore tre volte premio Oscar?
CINEMA – È (ancora una volta) tornato. L’attore Daniel Day-Lewis uscirà dalla pensione per recitare Anemone, il primo lungometraggio di suo figlio Ronan Day-Lewis. L’attore pluripremiato ritorna in un film da lui co-sceneggiato, sette anni dopo il suo ultimo ruolo Filo fantasma di Paul Thomas Anderson.
Unico attore ad aver vinto tre Oscar come miglior attore, Daniel Day-Lewis si unisce alle riprese del suo 21esimo film, il primo diretto da suo figlio. Per il suo debutto alla regia, Ronan Day-Lewis si è avvalso dell’aiuto di suo padre per la sceneggiatura.
Una mise en abyme perfetta per la storia del lungometraggio che conta “esplorare(r) le complesse relazioni tra padri, figli e fratelli e le dinamiche dei legami familiari”, secondo un comunicato stampa consultato dalla rivista americana Settimanale di intrattenimento.
Un tema caro a Daniel Day-Lewis, che ha già esplorato in diversi film tra cui Lincoln O Ci sarà sangueper il quale ha ricevuto numerosi premi per la recitazione, tra cui due dei suoi tre Oscar.
Il progetto è stato annunciato con entusiasmo dalle società di produzione Focus Features e Plan B martedì 1 ottobre. “Hanno scritto una sceneggiatura davvero eccezionale e non vediamo l’ora di portare al pubblico la loro visione condivisa”, ha affermato Peter Kujawski, presidente di Focus Features, nello stesso comunicato stampa. In Francia e all’estero, il film sarà distribuito dalla Universal.
Regista di due cortometraggi, Ronan Day-Lewis riunisce un bel cast per il suo primo film. Suo padre sarà circondato da Sean Bean (Game of Thrones), Samantha Morton (Morti che camminano) e gli attori Samuel Bottomley e Safia Oakley-Green.
Una rarità coltivata
Daniel Day-Lewis ha realizzato solo 20 film dal suo debutto negli anni ’80, un numero elevato se paragonato alla filmografia di altri attori della sua statura. Dopo un primo ruolo da comparsa non accreditata a soli 14 anni, è esploso nel ruolo principale di Il mio piede sinistro (1989) di Jim Sheridan, la storia vera della pittrice Christy Brown, che soffriva di paralisi spasmodica. Ha poi vinto numerosi premi nelle cerimonie più prestigiose, dai BAFTA agli Oscar.
L’attore si ritirò per la prima volta nel 1997 dopo aver collaborato con Jim Sheridan ed essere stato in tournée per Michael Mann (L’ultimo dei Mohicani) o Martin Scorsese (Il tempo dell’innocenza) negli anni ’90. Il direttore di Tassista poi lo convince a tornare a giocare Gang di New York nel 2002. Ma nella seconda parte della sua carriera, Daniel Day-Lewis è particolarmente selettivo nei suoi ruoli, girando solo cinque volte tra il 2002 e il 2017.
All’inizio di quest’anno, durante i National Boards Awards, ha consegnato il premio come miglior regista a Martin Scorsese per Gli assassini della Luna dei Fiori. L’italiano ha poi confidato il desiderio di collaborare nuovamente con l’attore, in pensione dal 2017.
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