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– La Commissione Europea dubita del piano di ristrutturazione di Corsair.
“La Commissione nutre particolari dubbi sul ripristino della redditività a lungo termine di Corsair”. Il quadro è impostato. Alla fine del 2020, tuttavia, Corsair ha ricevuto una boccata d’aria fresca vedendo lo Stato francese partecipare a un piano di salvataggio della compagnia aerea minata dalla pandemia di Covid-19 e sostenere così 1.000 posti di lavoro. Mentre l’importo del piano di salvataggio ammontava a poco meno di 300 milioni di euro, lo Stato ha stanziato 141 milioni di euro. “Lo Stato sostiene questa ripresa concedendo prestiti all’impresa per consentirle di attuare il suo piano di ristrutturazione”aveva precisato il governo.
Ma quattro anni dopo, questo piano di ristrutturazione preoccupa l’Europa. All’inizio di febbraio la Commissione europea ha annunciato un’indagine al riguardo Eco turistica Lunedì 8 aprile, in particolare a garantire che il piano fosse conforme alle norme dell’UE. Il 5 aprile le conclusioni di questo rapporto non si sono fatte attendere e Bruxelles lo ha addirittura giudicato Corsaro “avrebbe potenzialmente ottenuto ulteriori aiuti di Stato durante il periodo di ristrutturazione”che avrebbe effetti di “distorsione della concorrenza”. Problema, allo stesso tempo, le aziende concorrenti sarebbero state private di questo aiuto.
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Corsair si dice “fiducioso”
Ricordiamo che nel 2023 la giustizia europea ha annullato i piani di salvataggio di Lufthansa e Air France-KLM nonostante gli aiuti fossero già stati rimborsati. Niente di rassicurante per l’azienda specializzata nei territori d’oltremare, tanto più che lo rileva anche Bruxelles “numerose lacune” nel piano presentato dallo Stato. La Commissione sottolinea il fatto che lo Stato aveva scommesso sul ruolo di Corsaro nei territori francesi d’oltremare, ma da allora la strategia della compagnia si sarebbe spostata “nella direzione opposta” con un riorientamento della sua attività verso l’Africa. Una conclusione che è in linea con le informazioni rivelate lo scorso dicembre: gli investitori si erano fatti avanti portare 30 milioni di euro necessario rispondere “difficoltà di liquidità”.
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Tra questi, però, ci sarebbero stati sicuramente il pool di operatori turistici delle Antille e la holding OMRP che aveva rilevato Corsair nel 2020, ma anche uno Stato africano, il Congo, che ha visto in questo un’opportunità per contrastare Air France. Di fronte a queste conclusioni, Il corsaro ha detto di prendere “atto della comunicazione della Commissione Europea”ma vuole farlo “fiducioso[e] nella convalida del suo piano di ristrutturazione adeguato”. Il suo amministratore delegato, Pascal de Izaguirre, ha aggiunto in un comunicato stampa: “Questo passo logico consentirà a Corsair e alle autorità francesi, con le quali siamo perfettamente allineati, di convincere la Commissione europea dei meriti e del significato del nostro progetto, a livello operativo, economico e finanziario”.