Frédéric Souillot: “guerrafondai sociali”

Frédéric Souillot: “guerrafondai sociali”
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Quest’anno celebriamo l’80° anniversario del programma del Consiglio Nazionale della Resistenza, che è il fondamento del nostro modello sociale. Creata nel 1945, la previdenza sociale obbligatoria ne è una diretta conseguenza. Non ha mai smesso di dimostrare la sua efficacia: in primo luogo per quanto riguarda la gestione dei rischi sociali, offrendo un elevato livello di protezione sociale a tutta la popolazione, il suo ruolo essenziale di ammortizzatore – ulteriormente dimostrato nel 2008 durante la crisi finanziaria o nel 2020 durante la Pandemia Covid -, ovvero la sua capacità di evolversi e di farsi carico di nuovi rischi, come l’invecchiamento della popolazione, la dipendenza o le malattie croniche…

Da quasi ottant’anni è sempre stato oggetto di dibattito. Proprio la settimana scorsa, durante una tavola rotonda organizzata dalla Confederazione europea dei sindacati al CESE, mi è stato chiesto se il nostro sistema di sicurezza sociale fosse obsoleto.

I più liberali lo vedono come una costrizione, o addirittura un attacco alla libertà individuale. Anche sul piano economico lo vedono come un costo che penalizza la competitività. Ma così facendo, dimenticano che c’è poca libertà individuale senza diritti collettivi e che, al di là delle sue spese, la Previdenza Sociale è soprattutto un motore dello sviluppo e dell’attività economica.

FO è sempre stata attaccata a questo modello. Non ha mai smesso di agire per preservarlo e continuare a svilupparlo. La pandemia di Covid-19 ha dimostrato la solidità e la rilevanza del modello di protezione sociale francese. Lungi dall’essere obsoleto, ha dimostrato di adattarsi perfettamente alle sfide contemporanee.

Per Force Ouvrière è nostro dovere difendere il nostro modello sociale

Ma è stato attaccato fin dalle origini: sulla sua obbligatorietà, sulla sua governance, sulle sue fonti di finanziamento, sulle missioni affidate o ritirate, sulle spese che le vengono indebitamente attribuite. Il modello della Previdenza Sociale resiste ancora, ma le diverse controriforme che si sono susseguite negli ultimi trent’anni hanno portato ad indebolire il suo ruolo di riduzione delle disuguaglianze e di baluardo contro la povertà.

Ancora una volta i guerrafondai sociali sono tornati prepotenti nel dibattito pubblico. Prescrizioni di farmaci, indennità giornaliere, malattie a lungo termine sono tutte strade regolarmente menzionate per risparmiare sulle spese sanitarie… Quasi un anno dopo la riforma delle pensioni che ha innalzato l’età pensionabile legale e allungato il periodo contributivo, le persone in cerca di lavoro sono nel mirino del governo .

La settimana scorsa abbiamo cofirmato – con i leader delle cinque organizzazioni sindacali rappresentative – un articolo in Il mondo chiedere al governo di smettere di colpire i disoccupati ! Il nostro modello sociale costituirebbe un ostacolo al ritorno alla piena occupazione. L’obiettivo è rendere le persone in cerca di lavoro responsabili della propria disoccupazione al posto dell’azienda e dello Stato, e ridurre l’indennità, sia nell’importo che nella durata del pagamento dell’indennità di disoccupazione – si parla ormai di dodici mesi !

Per Force Ouvrière è nostro dovere difendere il nostro modello sociale al servizio dei lavoratori e delle loro famiglie. In occasione dell’80° anniversario del programma del CNR e della realizzazione di una delle più grandi conquiste sociali, desideriamo avanzare le nostre istanze per difendere e perpetuare il nostro modello sociale.

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