La Commissione europea rifiuta gli aiuti di Stato a Corsair

La Commissione europea rifiuta gli aiuti di Stato a Corsair
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In una decisione resa il 24 aprile, la Commissione europea ha espresso le più forti riserve sulla conformità dell’aiuto che lo Stato francese intende fornire alla compagnia aerea Corsair, nel quadro di una revisione del suo precedente piano di salvataggio. La Commissione concede alla Francia un mese di tempo per modificare la sua offerta e le ricorda tra l’altro che la sua decisione ha effetto sospensivo e che se per caso decidesse di ignorarla e di andare avanti nonostante tutti i milioni di cui Corsair ha bisogno, “tutti gli aiuti illegali potranno essere recuperati il suo beneficiario.

Scritto da Pierrot Dupuy – lunedì 29 aprile 2024 alle 7:23

Nel dicembre 2020, la Francia ha presentato alla Commissione Europea un primo progetto di contributo pari a 106,7 milioni di euro a sostegno del progetto di ristrutturazione della compagnia aerea Corsair. In cambio, quest’ultimo si è impegnato ad apportare alcuni sforzi finanziari e modifiche strutturali.

Dopo l’esame, la Commissione ha deciso di approvare questo piano.

Poco meno di tre anni dopo, lo scorso settembre, la Francia ha nuovamente presentato alla Commissione una richiesta di modifica di questo piano in quanto dal 2020 Corsair incontra nuovamente gravi difficoltà finanziarie a causa della crisi del Covid, degli scioperi nelle Indie Occidentali, la guerra Russia/Ucraina e l’aumento del prezzo del cherosene.

La Commissione esprime serie riserve su diversi aspetti di questo piano modificato. Innanzitutto dubita della capacità di Corsair di ripristinare la propria sostenibilità finanziaria a lungo termine, sottolineando che le misure proposte potrebbero non essere sufficienti a garantire un ritorno duraturo alla redditività.

Si evidenzia inoltre lo scarso apporto di nuovo capitale da parte degli attuali azionisti di Corsair, considerato insufficiente tenuto conto dell’importo degli aiuti previsti e della quota apportata dallo Stato francese. E questo nonostante l’arrivo nella capitale della Repubblica del Congo.

Infine, la Commissione mette in dubbio le misure volte a limitare le distorsioni della concorrenza che questo piano potrebbe causare. Corsair prevedeva di aumentare il numero dei suoi aerei e di aprire nuove rotte verso l’Isola della Riunione/provincie francesi, ad esempio la nostra isola. Secondo la Commissione ciò potrebbe incidere sulla concorrenza, rafforzando la propria posizione sul mercato a scapito delle imprese concorrenti. Sebbene la compagnia aerea abbia notato che la differenza non sarebbe significativa in termini di numero di posti, i nuovi aerei ne hanno di meno.

Di conseguenza, la commissione dichiara dubbi: “ in questa fase, che il nuovo aiuto alla ristrutturazione sia conforme ai principali requisiti S&R (Nota dell’editore: aiuti di Stato per il salvataggio e la distruzione di imprese in difficoltà) e, di conseguenza, che le condizioni degli scambi all’interno del mercato interno non siano influenzate negativamente in modo misura contraria all’interesse comune“.

Dà quindi un mese di tempo a Corsair e al governo francese per rivedere la loro copia e avanzare nuove proposte più precise. E ricorda loro, nel caso decidessero di ignorarla, che tale decisione ha effetto sospensivo e che “ qualsiasi aiuto illegale può essere recuperato dal suo beneficiario“.

La compagnia avvisata vale due…

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