Questo è promettente. Lei, che porta il suo tocco belga alla radio francese, questa volta invertirà le posizioni ed evocherà il nostro cinema visto da Parigi. “L’ho sempre trovato più audace e mi emoziona moltissimo l’idea di scoprire, grazie ai Magrittes del Cinema, tutti i giovani talenti che stanno realizzando le cose. Ho un affetto particolare per film come Campeggio Cosmo di Jan Bucquoy o Tutto il Nuovo Testamento di Jaco Van Dormael, e non vedo l’ora di scoprire cosa hanno da offrirci i cineasti del 2025”.
Curiosa, ma soprattutto maestra di cerimonie. “Sono una ragazza radiofonica, il che significa che ho un orologio nello stomacoaggiunge nel comunicato stampa. Conta su di me per tenere d’occhio l’orologio. So che il pubblico è spesso stressato in questo tipo di incontri, ma io sono abituato a pubblici difficili, ho avuto davanti a me la mia dose di politici!“
Ancor prima di entrare in carica, l’impertinenza è già d’obbligo. “Mi è stata promessa una grande libertà e intendo approfittarne. Quando ci sono linee bianche da non oltrepassare, adoro camminarci sopra, in equilibrio. Il mio lato pruriginoso, senza dubbio. Il mondo del cinema è lontano anni luce dal mio, sento che sarà un meraviglioso parco giochi, chic e folle allo stesso tempo. La mia missione principale è promuovere il cinema belga e ho intenzione di divertirmi a realizzarla”.
Lì, evidentemente, abbiamo già molta più voglia di essere lì il 22 febbraio per assistere alla grande festa del cinema belga.