Amiamo odiarli. Anche quest’anno la cerimonia, la cui messa in onda è prevista per il 14 febbraio, non dovrebbe fare eccezione alla regola. Una sorpresa nonostante tutto: l’effetto Olimpiadi, che forse cambia un po’ la situazione. Spiegazioni.
Di Erwan Perron
Pubblicato il 14 gennaio 2025 alle 12:23
COgni anno è così: ci lamentiamo delle Victoires de la Musique, dei suoi vincitori consensuali, dei suoi presentatori tranquillizzanti, dei suoi momenti di autocelebrazione del mondo dello spettacolo così imbarazzanti da diventare divertenti, delle sue lunghe sequenze in cui abbiamo la sensazione come se fossimo bloccati nella commedia Ritorno al futuro – lanciato il 5 novembre 1955, il suo eroe Marty deve risolvere i paradossi temporali causati dal suo passaggio nel passato e deve anche trovare un modo per far funzionare la sua macchina del tempo per tornare alla sua epoca.. E poi, ammettiamolo, ci sono sempre uno o più momenti che ci deliziano in questo grande raout televisivo: il più grande varietà dal vivo di France Télévisions e France Inter.
L’anno scorso, c’è stata una Vittoria d’Onore assegnata al sensibile gigante della canzone rock Bernard Lavilliers e quattro Vittorie (Female Revelation, Stage Revelation, Original Song, Album of the Year) assegnate al nostro beniamino della canzone elettronica Zaho of Sagazan. Senza dimenticare, dopo diversi anni in cui si sono ignorati il rap, l’r’n’b e il groove dall’eliminazione delle categorie per genere musicale nel 2020, una valanga di premi per i suoi rappresentanti: Aya Nakamura, artista donna; Gazo, artista maschio (a pari merito con Vianney); Yamê, rivelazione maschile; Shay, creazione audiovisiva per il suo video musicale Commando ; Damso, concerto dell’anno per il suo QALF Tour.
Varietà Golmuth
Per il lato Ritorno al futuro, Eccoci serviti anche quest’anno. Ecco quindi Zaho de Sagazan in corsa per il titolo di artista femminile: il motivo è che ha esaurito il suo album La sinfonia del fulmine a 200.000 copie. Lo chiamiamo volare in aiuto del successo. Il rapper e cantante Shay, magnetico all’Olympia per accompagnare il suo album Finché piove, viene nominato di nuovo – nella categoria Concerti. Alain Souchon, uno degli artisti più premiati delle Victoires, con nove trofei vinti dal 1986, è nominato “presidente onorario”. Quanto ad Alain Chamfort, gareggia in due categorie, creazione audiovisiva e album. Inoltre, una Vittoria d’Onore verrà assegnata a Eddy Mitchell, che ha pubblicato il suo quarantesimo album in studio poco prima di Natale, Amici. “La produzione locale è sempre incredibile, vibrante, diversificata”, ha sottolineato Vincent Frèrebeau, capo dell’etichetta indipendente vite ou tard e presidente delle Victoires de la musique dallo scorso anno. Diversificato, ma non al punto da privarsi dei Golmuth della varietà! Ritorno al futuro, ancora: la cerimonia sarà presentata, come l’anno scorso, dall’essenziale Léa Salamé, affiancata dall’altrettanto disinvolto Cyril Féraud. Insomma, anche da questo lato nulla che possa sorprendere.
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Con tutto questo, chi vincerà? La consensuale e acclamata cantante di Nice Santa, nominata in quattro categorie, sembra destinata a vincere almeno un premio… Ci piacerebbe Clara Luciani o il duo electro Justice, autori di ottimi dischi elogiati in Telerama, vengono premiati. Ma forse la cosa più sorprendente è la nomina delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi estive e delle Paralimpiadi, nella… categoria Concerti. Non vediamo come non si possa coronare questo (bellissimo) momento di riunificazione del popolo francese. Il nostro preferito Shay, che gareggia nella stessa categoria, sembra partito male…
Artista maschio
nascerà
Giustizia
Filippo Katerine
Mangiamo
Artista femminile
Chiara Luciani
Zaho de Sagazan
Babbo Natale
Isotta
Rivelazione maschile
Pierre Garnier
Amore fortunato
Ha lasciato Schneider
Rivelazione femminile
Solana
Stileto
Sì
Scena della rivelazione
Ha lasciato Schneider
Solana
Sì
Album
BDLM di Tiakola
Iperdramma dalla Giustizia
L’impermanenza di Alain Chamfort
Il mio sangue di Clara Luciani
Ricominciami di Babbo Natale
Canzone originale dell’anno
Quelli che eravamo di Pierre Garnier. Autori/compositori: Daysy, Pierre Garnier e Joseph Kamel.
Insieme di Alëša Schneider. Autori/Compositori: A. Schneider & Marc-André Gilbert. Arrangiatore: M.-A. Gilberto
Ricominciami da capo, di Babbo Natale. Autore/Compositore: Babbo Natale. Arrangiatori: Babbo Natale e Kid Sophie
Roma di Solann. Autore/Compositori: Solann/Solann, Foé & Marso. Arrangiatore: Marso
Tutto per me, di Clara Luciani. Author/Composer: Clara Luciani/Sage. Arranger: Tristan Salvati
Concerto dell’anno
“Atto III” di Shay. Produzione: Talent Boutique
Cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Estivi. Produzione: Parigi 2024
“La sinfonia del fulmine” di Zaho de Sagazan. Produzione: Disparate & Wart.
Babbo Natale. Produzione: Décibels Productions
Creazione audiovisiva dell’anno
DJ Mehdi: Prodotto in Francia. Direttore: Thibaut de Longeville
Adornaredi Alain Chamfort. Direttore: François Goetghebeur
Maide Giustizia. Registi: Armand Béraud, Masanobu Hiraoka e Kota Iguchi