Secondo Il pariginol’ex giornalista sportivo di Canal+ accusa il suo ex collega di aver parlato di lui due volte nel suo ultimo lavoro.
Un marzo 2021, Marie Portolano ha firmato il documentario Non sono una stronza, sono una giornalistain onda su Canal +. Il conduttore, appena uscito dal canale criptato di M6, ha denunciato il sessismo nel mondo sportivo. Una sequenza del film, tagliata dal canale, è stata rivelata nello spettacolo “TPMP” su C8.
In particolare, abbiamo visto la conduttrice raccontare una sequenza risalente al 2016 in cui Pierre Menès le aveva alzato la gonna e le aveva toccato le natiche su un piatto, e lo aveva confrontato con questo fatto. Quest’ultimo sosteneva di non ricordarlo. Dopo il film, Canal+ ha aperto un’indagine interna e ha sospeso Pierre Ménès dal suo incarico. Ha lasciato il gruppo Canal + nel luglio 2021.
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Secondo i nostri colleghi di parigino la storia sperimenta una nuova svolta. Pierre Ménès ha quindi sporto denuncia a Parigi con costituzione di parte civile per diffamazione pubblica contro Marie Portolano e il suo editore l’11 giugno scorso, poi costituzione di parte civile in vista dell’apertura di un’indagine giudiziaria il 21 ottobre dello scorso anno. La giornalista critica l’ex collega per aver parlato di lui due volte nel suo ultimo lavoro intitolato Sono la donna sul set (Ed. Stock) pubblicato il 13 marzo. Se non cita direttamente il nome, l’ex editorialista di “Canal Football Club” è facilmente identificabile, secondo lui, nei fatti che lei racconta.
Colui che ha lasciato la presentazione di “Télématin” per prendere presto le redini del palco “Infrarouge” su France 2, insinua così che quest’ultimo avrebbe avuto, su Canal +, la reputazione di avere un “diritto di cucinare” all’interno della catena. Un termine che l’avvocato di Pierre Ménès, Me Nicolas Rebbot, denuncia nella sua denuncia. “Il mio cliente ha potuto comportarsi da prepotente, da chiacchierone, cosa che oggigiorno non è più possibile, e questa è una fortuna. Ma non credo che abbia oltrepassato il limite al punto da essere definito un predatore.”spiegò, indicando “Commenti inaccettabili e gravemente diffamatori”.
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“Ho perso tutto con questa storia”
Marie Portolano parla anche della violenza sessuale che avrebbe subito da parte di Pierre Ménès nel 2016 e scrive: “Ammette di averlo fatto”. Termini contro i quali protesta il giornalista. “Non potevo dirgli di averlo fatto, poiché non lo ricordo. Nessuna testimonianza corrobora la sua versione”denuncia parigino.
“Ho perso tutto con questa storiaconfida anche lui quotidianamente. Il mio telefono non squilla da tre anni. Lì ho lasciato il mio onore, il mio lavoro, la mia salute. Non vedo cosa voglia di più Marie Portolano. Ha bisogno di lasciarmi in pace adesso. Sono stanco di tutto questo. »
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Un’indagine preliminare su violenza e molestie sessuali è stata aperta nel 2021 in seguito alla trasmissione del documentario. Secondo Il pariginoquest’ultima è ancora in corso e sono state avviate ulteriori indagini. Da notare che Pierre Ménès è stato condannato a maggio per violenza sessuale su una commessa a Parigi nel 2018.