Televisione. All’interno delle riprese di un bonus di Star Academy

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Tutto è iniziato per scherzo. Non che l’autore di questo articolo non sia un accanito seguace di Star Academy. Dai candidati vincitori, Jenifer e Grégory Lemarchal, ai talenti effimeri Houcine Camara e Magali Vaé, passando per i beniamini Jean-Pascal Lacoste e Georges-Alain Jones… Tutti hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza del vostro umile servitore, anche se il il ritorno dello spettacolo in onda, dopo una pausa di 14 anni – nonostante un penoso tentativo di ripresa su NRJ 12 – è stato segnalato da una pietra bianco.

Secondo il rinnovo del teleuncinetto nel 2023 e quest’anno, dopo una versione ridotta nel 2022 per valutare l’interesse del pubblico, non sono stato certo il solo a celebrare l’evento. Ma sempre davanti alla televisione. Per scherzo con un amico, e nel pieno possesso delle mie possibilità psichiche, ho cercato come partecipare in diretta a prime, l’incontro settimanale condotto dall’incomparabile Nikos Aliagas, che vede l’eliminazione di un candidato fino all’incoronazione di un vincitore.

Dress code degno di una serata di gala

Per questo, niente potrebbe essere più semplice. Basta andare sul sito dell’agenzia Idille che supervisiona gli inviti alle riprese di Star Academy, tra gli altri programmi trasmessi su TF1. Un nome, un nome, un indirizzo email, le stesse informazioni per l’accompagnatore, se applicabile. Un minuto, orologio in mano, e basta. Una volta finito lo scherzo, all’inizio di novembre, mi era completamente passato di mente… Finché non ho ricevuto un’e-mail che mi informava che ero uno dei 1.200 fortunati spettatori estratti a sorte per assistere al bonus del 30 novembre.

L’invito a filmare lo spettacolo sembra una convocazione. Schermata

«Obbligatorio un abbigliamento elegante, da evitare top neri ed evitare segni visibili. Una volta confermata la tua presenza, dovrai rispettare il tuo impegno, arrivare in orario e restare fino alla fine delle riprese. » Senza il panino promesso al nostro arrivo allo Studio 217, questo invito sarebbe sembrato più una convocazione. Non importa, ci vediamo alle 18:30, ci siamo. La gente impaziente è arrivata addirittura non appena si sono aperte le porte, alle 17,30, perché le riprese terminassero all’una di notte. Una maratona.


Arrivati ​​davanti allo Studio 217, ma ancora lontani dai nostri guai prima di raggiungere il set del film. Foto Antoine Ajavon

Per i bagni, prima o mai più

Prima una lunga, lunghissima coda, fino al tendone che funge da spogliatoi. Sul set potremo tenere solo i nostri telefoni. Tutto il resto, borse, portafogli, chiavi e altri accessori di bellezza, è restituibile. “Ci siamo abituati, non preoccupatevi”, ci dice uno degli agenti della sicurezza. Prima di lasciare il tendone ci vengono offerti i famosi panini e una bottiglia d’acqua, offerti dalla produzione. Mancano solo una cinquantina di metri, fuori e senza cappotto, per raggiungere finalmente l’altopiano, passando davanti al pullman che trasporta gli studenti dal castello di Dammarie-les-Lys. Sono le 19:30.


Ci sono dei bagni all’ingresso, allora non lo sapevamo ancora, ma era l’ultima occasione per scaricare la vescica prima della fine delle riprese, sei ore dopo. Perché una volta sul set, che si sia in platea o in tribuna, è vietato allontanarsi, per non dare l’impressione di vuoto sullo schermo. Le istruzioni sono rigorose e Rémy, l’addetto alla sala, si sforza di comunicarle con un sorriso. Per quarantacinque minuti si esibisce in uno spettacolo personale per farci aspettare. Fino alle 21:10, mostra l’ora di inizio. O almeno così pensiamo, quando siamo alle prime armi.

Una diretta che non lo è

In realtà lo spettacolo inizia un’ora prima. Le esibizioni di Lara Fabian e Soprano, trasmesse nella seconda parte della serata, vengono infatti registrate con largo anticipo. Da qui l’arrivo anticipato degli insegnanti e di Nikos Aliagas sul set, tra il clamore del pubblico.

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Tra due brani, l’orchestra, guidata dall’ex accademico Édouard Algayon, prova e gli studenti arrivano per la prima volta per registrare il lancio che seguirà il telegiornale. Poi, un secondo per cantare una parte del loro inno, in condizioni live. Beh, quasi.


Perché non esiste una risposta diretta. Al terzo passaggio degli studenti, alle 21, abbiamo pensato che fosse la prova finale. No. Il programma viene infatti registrato e quindi trasmesso in leggero ritardo per tutelarsi da rischi intempestivi. Dietro le quinte, che non rimane meno impressionante. Oltre a questo fastidioso divieto di andare in bagno, che avrà scoraggiato molti di noi. Soprattutto nella fossa, dove restare fino alla fine a volte sembrava una tortura.


Durante le pause pubblicitarie, Rémy e Nikos hanno saputo alleggerire l’atmosfera con le battute necessarie. Dopotutto, tutto è iniziato come uno scherzo.

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