Come Quentin Tarantino ha contribuito a salvare uno storico cinema parigino

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Il cinema La Clef, uno dei cinema più antichi di Parigi, ha quasi chiuso i battenti.

Il collettivo Cinéma Revival si è battuto per la sua preservazione acquistando l’edificio che il suo ex proprietario, la Caisse d’Épargne, aveva messo sul mercato.

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Il prezzo, inizialmente fissato a 2,9 milioni di euro, è stato infine fissato a 2,35 milioni, mentre il costo totale è di 2,7 milioni (comprese spese notarili, architetti e avvocati).

L’operazione è stata effettuata grazie ad un finanziamento collaborativo online che ha raccolto 2 milioni di euro.

Sono state effettuate 5.000 donazioni individuali per un totale di 400.000 euro, tra cui alcuni illustri contributori come David Lynch, Wang Bing, Leos Carax, Céline Sciamma, Sophie Fillières, Agnès Jaoui e Irène Jacob.

Secondo Scadenzaè stato Quentin Tarantino a mettere mano in tasca per completare la transazione, così come altri due mecenati che hanno chiesto di rimanere anonimi.

Il collettivo, organizzato in un fondo di dotazione, ha anche contratto due prestiti di 400.000 euro, su sedici anni, dal Crédit coopératif e dalla NEF.

Il direttore di Pulp Fiction avrebbe incontrato due membri del collettivo La Clef durante il Festival di Cannes nel 2023, dopo la lettera a sostegno di La Clef che Martin Scorsese aveva precedentemente inviato.

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“Era molto interessato al progetto e ci ha inviato una misteriosa email dicendo: ‘Quanto ci vuole per il cinema?’ rapporti Scadenza.

“Il messaggio firmato “inviato dal mio iPad”, aveva come oggetto “Questo è Quentin Tarantino”. Questo ci ha permesso di completare il finanziamento”, dice il collettivo di volontari.

Ha dichiarato alla pubblicazione: “Il cinema resta gestito dalla comunità, contando su volontari con completa autonomia politica, culturale ed economica”.

Il fondo, proprietario dell’edificio, “non avrà voce in capitolo sul modo in cui verrà gestito il cinema. Abbiamo creato una struttura che non ha azionisti, quindi le persone che ci hanno dato i soldi non hanno voce in capitolo su come viene gestito il cinema. È così che preserviamo l’indipendenza del cinema”.

Lo storico cinema del 5° arrondissement dovrebbe riaprire per quattro giorni, dal 27 al 30 giugno, prima di subire un anno di lavori di ristrutturazione.

Con un bar e tre sale di post-produzione cinematografica, il cinema intende rinnovarsi e tornare alla redditività.

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