Il giorno dopo la polemica arbitrale legata alla partita di Copa del Rey del Real Madrid, Diego Simeone non ha usato mezzi termini in conferenza stampa. Per l’allenatore dell’Atlético “sono 100 anni che è la stessa cosa”.
Non è a 54 anni, di cui 40 trascorsi nel mondo del calcio, che Diego Simeone inizierà a cambiare. Né nel ruolo di allenatore né nella comunicazione. Non è uno che usa un linguaggio legnoso, è stato, come spesso, molto schietto quando i giornalisti lo hanno interrogato questo venerdì sulla vittoria del Real il giorno prima in Copa del Rey contro il Vigo (5-2 dopo i tempi supplementari).
“Non so cosa ti sorprende.”
Una partita segnata dalle polemiche sul campo arbitrale. Per il Celta, il primo gol di Kylian Mbappé al 37′ avrebbe dovuto essere respinto a causa di un fallo proprio all’inizio dell’azione di Andriy Lunin su Williot Swedberg. Confermato nella sua decisione dal VAR, l’arbitro non è tornato su questo contatto e ha convalidato il gol del Real Madrid.
Interrogato su una possibile differenza di trattamento riservata al Barcellona e al Real Madrid, Simeone non ha voluto intervenire. “Non ho visto la partita di ieri, sinceramente non l’ho vista. Mi hanno raccontato degli episodi accaduti durante la partita, ma sono 100 anni che è la stessa cosa… quindi non so cosa ti sorprende”, ha detto prima.
Secondo lui è quindi possibile competere con Barça e Real? “Sì, perché tutti gareggiano con loro da 100 anni e continuano a competere. Quindi sì, è possibile”, ha risposto “El Cholo”, mentre l’Atlético è in testa alla Liga dopo 19 giornate con un punto di vantaggio sul Real e sei sul Barcellona. Una settimana prima aveva già alzato la voce in conferenza stampa sul caso Dani Olmo, finalmente autorizzato a giocare nel Barça. “È meglio per me tacere”, ha detto.
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