Siediti, prendi un bicchiere di tè

Siediti, prendi un bicchiere di tè
Siediti, prendi un bicchiere di tè
-

Artista franco-marocchino, Sara Ouhaddou è il secondo ospite del programma estivo del Fondazione Thalie ad Arles; l’artista presenta per la prima volta un insieme di fotografie che rivelano la vita quotidiana degli artigiani con cui collabora da circa dieci anni, frutto di diversi progetti realizzati in Marocco, Tunisia e Giappone.

Punto di partenza di questo ensemble è il rapporto che l’artista intrattiene con i membri della sua famiglia, originari di Meknes, contadini e artigiani.

Qua e là, come la punteggiatura, intervengono opere scultoree; danno il tono alle diverse serie fotografiche, incorniciate intenzionalmente, come un racconto grafico. Troviamo anche le vetrate, oggetto che l’artista ama per il suo simbolismo, portatore di un linguaggio vernacolare attraverso la sua forma e i suoi colori… È anche tutta la storia del vetro del Mediterraneo che l’artista esplora, conducendo una ricerca tra storia e archeologia. “Ho voluto riascoltare i canti dell’infanzia, dell’immigrazione, per tradurli in spartiti musicali, come i grandi maestri dello zellige (tradizionale mosaico andaluso) che interpretavano giardini immaginari attraverso il loro know-how”, confida l’artista.

Sara Ouhaddou traduce le canzoni Amazigh della sua infanzia attraverso alfabeti astratti che compone utilizzando vari mezzi: ceramica, tessuto, vetro.

Nei suoi processi creativi, l’artista attinge all’intelligenza collettiva delle aree rurali, dalle montagne dell’Atlante ai villaggi del Rif, dalle medine di Fez a Marrakech. I suoi protocolli permettono di decostruire gli schemi, di innovare immaginando nuovi strumenti attorno alle opere con la complicità degli artigiani. Il titolo della mostra “Siediti, prendi un bicchiere di tè” [en arabe : Gaalsi, T’charbi kass d’atay] è un invito ad entrare nell’intimità di queste comunità. Tra la fotografia sociale e le opere scultoree appare una certa forma di poesia a lungo termine; un modo di leggere il mondo contro le ingiunzioni della globalizzazione, grazie a un’ecologia del riuso che l’artista tiene a includere in un approccio plastico decisamente contemporaneo.

Commissariato: Nathalie Guiot et Ludovic Delalande

Sara Ouhaddou: Siediti e prendi un bicchiere di tè
Mostra dal 30 giugno al 28 settembre 2024
34 rue de l’Anfiteatro
13200 Arles, Francia
www.fondationthalie.org

Prezzo: 5 euro

-

PREV Parigi: contro l’“uomo bianco standard”, una scultura sveglia per le Olimpiadi
NEXT A Wiels, la pittura potente e barocca di Jana Euler