“Caillebotte e la musica” del Coro del Concert Spirituel – Dillo con i fiori – Report

-

Facendo eco alla bellissima retrospettiva “Caillebotte, painting men” che presenta fino al 19 gennaio (1), il museo d’Orsay ha incaricato Hervé Niquet e il Chœur du Concert Spirituel di creare un programma “Caillebotte e la musica”, presentato due giorni dopo la inaugurazione della mostra, per la quale lo chef e i suoi cantanti hanno unito le forze con Marie-Josèphe Jude e l’attrice e grande figura della Comédie Française Danièle Lebrun. Il direttore del Concert Spirituel sognava da molto tempo di collaborare con quest’ultimo. Ora è fatto – e fatto meravigliosamente!

“Caillebotte e la musica”? Si tratta piuttosto di un ritratto di Gustave Caillebotte (1848-1894) par la musica che scopriamo attraverso un bouquet di brani corali abilmente composti, che accompagna la lettura di testi (articoli, lettere, un estratto di Proust, ecc.) altrettanto azzeccati. Niente di didascalico, pesante, ma un ritratto a piccoli tocchi, pieno di tatto, umorismo, sensibilità, durante il quale aspettiamo con ansia il prossimo intervento del narratore.
Vengono ovviamente menzionati gli insulti di cui furono bersaglio gli “impressionisti”, così come il carattere ottuso di alcuni membri dell’amministrazione delle Belle ma, soprattutto, risalta il senso di amicizia del pittore (ascoltando l’attrice leggere una missiva, abbiamo l’impressione di sederci al Café Riche accanto al tavolo di Caillebotte e Pissarro), il suo gusto per gli sport acquatici (skiff e barcaioli ci sono!) e, soprattutto, per i giardini e l’orticoltura. Questa rosa di Madame Isaac Pereire, apprezzata sia dai giardinieri che dai pasticceri, Danièle Lebrun ci dà davvero l’impressione di annusarla…

G.Caillebotte: Diportisti (canottieri che remano sulle Yerres)1877
Collezione privata / Immagini Bridgeman

Per quanto riguarda la musica, Martial Caillebotte (1853-1910), compositore e fratello minore di Gustave, è presente solo con un estratto della sua Salmo 132 e ilMelodia da balletto N. 2 per pianoforte (dove l’arte del colore di Marie-Josèphe Jude fa miracoli). Non è che manchino materiale e qualità da questo lato, le registrazioni di Michel Piquemal con il Coro Vittoria lo hanno dimostrato una dozzina di anni fa, ma Hervé Niquet ha preferito giocare la carta della grande diversità nella selezione degli autori. Si concentra sulle opere contemporanee del pittore, senza esitare ad andare oltre i limiti cronologici con il tanto dimenticato Jacques de La Presle (1888-1969), il cui Serata estiva (portato dalla tastiera stellata del pianista) e Aprile (da Due cori primaverili) risultano essere molto situazionali.

©DR

Dall’ardore di un estratto del Pandora di Pierné con le fragranze inebrianti di Saint-Saëns in Fiori e alberipassando per la luce mattutina di Dubois e dei suoi Rimozione di Proserpina o il meraviglioso Nascita di Venere di Fauré, tra gli altri, Niquet e la sua troupe, instancabili sostenitori del repertorio francese, appaiono particolarmente a loro agio. Momenti di franca leggerezza si verificano anche con Messager e Lecoq (the Coro dei cospiratori del Figlia di Madame Angot). Per quanto riguarda il Cantico di Jean Racine di Fauré e nel n. VII del Sette parole di Cristo di Gounod, fanno eco alla morte prematura del compositore, che il narratore suggerisce con modestia evocando un giardino solitario… Un momento tanto modesto quanto commovente, proprio come questo “Caillebotte e la musica”.
La sera del 10 ottobre ne segnò la nascita, con qualche piccolo errore di aggiustamento assolutamente veniale, che non ne intaccò minimamente il pieno successo. Accolto calorosamente, speriamo che venga presto ripreso in altre stanze!

Alain Cochard

-

PREV L’aereo Caillebotte
NEXT Tre giorni per diffondere la cultura dell’architettura nel Lotto