IN FOTO – Al Louvre, “La Libertà che guida il popolo” si rinnova e ritrova i suoi colori

IN FOTO – Al Louvre, “La Libertà che guida il popolo” si rinnova e ritrova i suoi colori
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Dopo sei mesi di restauro, “La Libertà che guida il popolo” sarà nuovamente esposta al pubblico questo giovedì al Louvre.

Il dipinto è stato ripulito da “strati giallastri” di vernice, “sporcizia” e “polvere” che si erano accumulati per anni sulla tela.

Questa operazione permette ora di distinguere i veri colori del capolavoro di Delacroix.

Un ritorno ai colori di un tempo. La libertà alla guida del popolo, uno dei pezzi di punta della collezione del Museo del Louvre di Parigi, ha riacquistato i suoi colori originali dopo un restauro durato sei mesi. Inaccessibile al pubblico durante questo periodo, il dipinto di Eugène Delacroix è nuovamente esposto da giovedì. Un’operazione sotto forma di “rivelazione“, secondo Sébastien Allard, direttore del dipartimento di pittura dell’istituzione parigina. “Siamo la prima generazione a riscoprire il colore di Delacroix“, accoglie il direttore.

Nel corso degli anni, infatti, il colore del capolavoro, dipinto nel 1830, si era notevolmente deteriorato. In questione ? Otto strati successivi di vernice applicati sulla tela, dapprima con lo scopo di esaltarne i colori. Ma, alla fine, queste davano solo apparenza”giallastro” sulla lavagna. Da “sporco” e di “polvere” si erano accumulati anche su questa rappresentazione di una donna a seno nudo che brandisce la coccarda blu-bianco-rossa su una barricata in mezzo agli insorti. Risultato: una pulitura per ripristinare l’antico splendore del dipinto si è rivelata necessaria.

Una sala museale trasformata in laboratorio

Per l’occasione un’intera sala del museo è stata trasformata in un vero e proprio laboratorio. Le dimensioni ingombranti del dipinto, alto 2,60 metri e largo 3,25 metri senza cornice, non ne hanno consentito il trasporto al Centro di Ricerca e Restauro dei Musei di Francia (C2RMF), dove ospitavano numerosi pezzi provenienti dai musei francesi. Studio di vecchi archivi, analisi attenta della tela, utilizzo di infrarossi, raggi X e raggi ultravioletti: tutto è stato fatto per avvicinarsi il più possibile alla resa iniziale di Delacroix.

I restauratori hanno effettuato numerose “prove” per rinnovare la tela. – DIMITAR DILKOFF/AFP
“Finora stavamo perdendo la ricchezza dell’intensità cromatica” del dipinto, spiega Sébastien Allard, direttore del dipartimento di pittura del Louvre. – DIMITAR DILKOFF/AFP

Un lavoro che ne è valsa la pena: secondo i responsabili del Louvre, il risultato di questo restauro è sorprendente. “È un incanto vedere apparire sotto la vernice con tocchi vibranti una materia pittorica in ottime condizioni, si ha l’impressione di essere al centro della creazione“, ha sottolineato Bénédicte Trémolières, uno dei due restauratori selezionati per questa missione. Allievo di un personaggio o costume di una guardia svizzera: “Delacroix si nascondeva ovunque piccoli tocchi di colori blu-bianco-rossopunteggiati sottilmente come se riecheggiassero la bandiera e che non erano più affatto percepibili“, esulta dal canto suo il collega Laurence Mugniot.

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L’ultima ristrutturazione di La libertà alla guida del popolo datato 1949. Questa volta fa parte di un programma più ampio di una campagna lanciata nel 2019 per mettere in risalto i grandi formati del XIX secolo. Giunto al Louvre nel 1874, il dipinto è sempre appartenuto allo Stato, che lo acquistò fin dalla sua prima esposizione pubblica, nel 1831.


TA con AFP

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