La 40a edizione, che si svolgerà fino a domenica all’Heysel, si concentra sugli artisti attualmente presentati in laguna.
Inviato speciale a Bruxelles
L’effetto Biennale di Venezia? Il tono si dà, a Bruxelles, in uno dei due grandi padiglioni della fiera, il 6, con una selezione di artisti della 60a Biennale di Venezia, che si è aperta la scorsa settimana, puntando i riflettori sull’arte dell’emisfero sud, al iniziativa del suo commissario brasiliano Adriano Pedrosa. Nello stand del curatore di Bruxelles, Grégory Lang, sono sotto i riflettori alcuni degli outsider provenienti da queste terre altrove che profumano di colonialismo e che incantano la laguna, con il titolo “Foreigners Everywhere” ovvero “Stranieri ovunque”, con tanto freschezza come gravità. Le opere sono state tutte prese in prestito dalle gallerie che le rappresentano e le vendono, e che beneficiano dell’impatto della Biennale, per stabilirne la classifica. Tranne due, firmate da Kapwani Kiwanga, rappresentante del padiglione canadese a Venezia, tutte in perle di Murano – prestate da Frédéric de Goldsmith e Alain Servais, due grandi collezionisti di Bruxelles.
Il disegnatore…
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