Bretagna. Alle Beaux-Arts, l’aumento delle tasse d’iscrizione scontenta gli studenti

Bretagna. Alle Beaux-Arts, l’aumento delle tasse d’iscrizione scontenta gli studenti
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La decisione presa durante l’ultimo consiglio di amministrazione dell’EESAB, Scuola Europea d’Arte di Bretagna, il 16 aprile 2024, è difficile da digerire per alcuni. L’aumento del 4% delle tasse di iscrizione va male per Massicot, un sindacato studentesco per il quale noi “sacrifica gli studenti sull’altare della precarietà”. Questa scuola accoglie studenti provenienti da tutta la Francia a Quimper (Finistère), Brest, Lorient (Morbihan) e Rennes (Ille-et-Vilaine).

Insicurezza degli studenti

Aggiunge : “Mentre molti studenti dell’EESAB ricorrono alla distribuzione di cibo per sopravvivere, il consiglio di amministrazione aumenta le quote di iscrizione da 600 a 625 euro per gli studenti senza borsa di studio e da 500 a 520 euro per i titolari di borsa di studio. Si tratta in realtà di un aumento graduale poiché l’obiettivo annunciato è quello di arrivare nei prossimi anni ad una tariffa di 700 euro per i non borsisti e di 550 euro per i borsisti. Aumenteranno anche i prezzi dei corsi pubblici. »

“Leve finanziarie”

Il tagliacarte lo capisce “questo aumento si inserisce in un contesto economico difficile per le scuole d’arte in Francia. Le preoccupanti parole della ministra della Cultura Rachida Dati, che afferma di voler chiudere alcune scuole d’arte, sono accompagnate da un disimpegno finanziario. Lo Stato però deve assumersi le sue responsabilità; non spetta agli studenti già precari pagare. »

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Lo sa bene Forough Dadkhah, presidente dell’EESAB e vicepresidente della Regione con delega alla Formazione “precarietà studentesca” ma ricorda “difficoltà finanziarie” istituti scolastici dove “occorre trovare leve finanziarie”.

Lo aggiunge “Le tasse di registrazione non cambiano da diversi anni”. Una decisione di aumento di marzo è stata congelata per consentire “dialogo e consultazione”.

L’ultima decisione ha infine favorito un aumento graduale. Per quanto riguarda gli studenti che si troverebbero in estrema precarietà, il presidente sottolinea che esiste una commissione d’esame “caso per caso”.

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