l’essenziale
A Meurthe-et-Moselle, un uomo si è ritirato dopo aver firmato una promessa di acquisto di un immobile. Portato in tribunale, dovrà restituire più di 36mila euro.
Questa è una decisione costosa. La Corte d’appello di Nancy (Meurthe-et-Moselle) ha condannato un uomo a pagare una somma di oltre 36.000 euro a un proprietario di un immobile. Colpa sua? Aver rifiutato la promessa di vendere una casa dopo averla firmata. Se la somma è significativa è soprattutto perché l’acquirente si è rifiutato di portare a termine l’acquisto ben oltre il termine di recesso regolamentare, raccontano i colleghi di Figaro : quest’ultimo aveva normalmente un termine di 10 giorni per cambiare idea. Oltre a ciò, è una punizione.
L’interessato è stato oggetto di procedimenti giudiziari da parte del venditore dell’immobile nonché dell’agenzia immobiliare originariamente incaricata di effettuare l’operazione. In primo grado l’uomo denunciato doveva pagare un risarcimento pari al 10% del valore della transazione. L’immobile è costato 207.000 euro, quindi l’interessato avrebbe dovuto pagare 20.700 euro.
Ciò senza tener conto della sentenza della Corte d’Appello che richiedeva all’acquirente anche il pagamento integrale dei compensi dovuti all’agenzia immobiliare. “Il rifiuto dell’acquirente è un errore che giustifica l’applicazione della clausola penale prevista dal mandato”, spiega Me Neu-Janicki, avvocato specializzato. A ciò si aggiungono le spese legali per quasi 4.000 euro. In totale, il punteggio ammonta quindi a 36.700 euro per questo acquirente indeciso, ovvero il 18% del punteggio totale.
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