Il ritiro di Michel Barnier nel mirino della critica

Il ritiro di Michel Barnier nel mirino della critica
Il ritiro di Michel Barnier nel mirino della critica
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La rivelazione dell'importo della pensione di vecchiaia di Michel Barnier ha provocato un'ondata di shock nell'opinione pubblica francese. L’ex primo ministro e commissario europeo beneficerebbe di una pensione mensile 15 volte superiore alla media nazionalesuscitando forti reazioni e rilanciando il dibattito sui privilegi degli alti funzionari pubblici.

Un calcolo che dà le vertigini

La rivista Marianne si è occupata del caso di Michel Barnier, una figura politica di spicco che ha ricoperto numerosi mandati nel corso della sua carriera. Dopo mezzo secolo trascorso nei misteri del potere, l'ex ministro dovrebbe ricevere una pensione astronomica. Ecco i dettagli di questo calcolo vertiginoso:

  • 17 anni da parlamentare
  • 7 anni da ministro
  • 26 anni al Consiglio Generale della Savoia
  • Passaggio al Consiglio Costituzionale

In totale, queste diverse funzioni gli permetterebbero di raggiungere a pensione mensile di 28.270 euro lordi. Una cifra che lascia senza parole, soprattutto se paragonata alla pensione media francese.

Una decisione inaspettata a fronte delle polemiche

Consapevole dell'eccitazione suscitata da queste rivelazioni, Michel Barnier prende un'iniziativa sorprendente. L’ex commissario europeo ha scelto di farlo sospendere volontariamente una parte della pensione finché continuerà a esercitare attività al Senato e all'Assemblea Nazionale.

Questa decisione riguarda specificamente la sua pensione da commissario europeo. Per quanto riguarda le pensioni legate ai suoi mandati parlamentari, queste vengono automaticamente congelate durante l'esercizio delle sue attuali funzioni. Tuttavia, Michel Barnier continuerà a ricevere una remunerazione sostanziosa:

Funzione Importo mensile lordo
Capo del governo 16.000 €

Questa somma gli sarà pagata fino alla nomina di un nuovo Primo Ministro.

La rabbia monta sui social

L'annuncio dell'importo del pensionamento di Michel Barnier ha innescato una ondata di indignazione su Internet. Molti utenti di Internet hanno espresso la loro incomprensione per un simile divario con la situazione finanziaria della maggioranza dei francesi.

Alcuni commenti feroci paragonano l'ex ministro a Zio Paperone, il personaggio dei cartoni animati che nuota in un oceano di monete d'oro. Altri sottolineano l’incoerenza tra questi privilegi e le recenti riforme pensionistiche imposte ai cittadini:

  • “Un Primo Ministro al servizio dei datori di lavoro che vuole farmi morire sul lavoro anche se non ha mai lavorato fuori da un ministero! »
  • “Due mesi da primo ministro e una pensione d'oro offerta da uno Stato che non ha più un soldo. »

Queste reazioni illustrano il crescente divario tra élite politiche e popolazione. Molte voci si levano per chiedere un tetto alle pensioni degli alti funzionari pubblici, considerato sproporzionato rispetto alla situazione economica del Paese.

Verso una messa in discussione del sistema?

Il caso Barnier riaccende il dibattito sui vantaggi concessi agli ex leader politici. Evidenzia le evidenti disparità tra le pensioni dei cittadini francesi e quelle degli alti funzionari pubblici.

Questo scandalo potrebbe fungere da catalizzatore per una riflessione più ampia sulla riforma del sistema pensionistico dei funzionari eletti. I cittadini chiedono maggiore equità e trasparenza nell’assegnazione delle pensioni, soprattutto in un contesto in cui le finanze pubbliche sono sotto pressione.

L'iniziativa di Michel Barnier di sospendere parte della sua pensione è vista come un gesto simbolico, ma insufficiente a placare la rabbia popolare. Il dibattito sui privilegi degli eletti è lungi dall'essere concluso e promette di ravvivare la scena politica francese nei prossimi mesi.

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