È stata una delle protagoniste dell'ultimo Motor Show di Parigi. E i suoi primi passi commerciali sono impeccabili. Secondo la società AAA-Data, nel mese di novembre in Francia sono state immatricolate circa 3.316 R5. Per il suo debutto commerciale, è al comando della classifica delle auto elettriche più vendute nel Paese, davanti alla Model Y dell'americana Tesla (con 3.175 unità vendute) e alla Citroën e-C3 (1.239 immatricolazioni). La sua quota di mercato nel settore dell'elettricità si è attestata al 14% nel corso del mese.
Un buon inizio, quindi, in un mercato elettrico che resta difficile. Se questo segmento ha registrato un rimbalzo in termini di quota di mercato, passando dal 15% al 17% in un mese, le vendite del mese di novembre sono diminuite ben del 25%, a 23.255 veicoli, in un anno. Per la R5 questo è solo l'inizio, e sarà necessario confermarsi di fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita. Ma Guillaume Sicard, direttore delle vendite di Renault France, non si tira indietro dal piacere. HA La Tribunadisse a se stesso “molto soddisfatto dei primi dati e del lancio commerciale” del nuovo nato del marchio dei diamanti. La R5 dimostra, secondo lui, « che l’elettrico può essere accessibile e desiderabile”.
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Non c'è spazio per errori
C'è da dire che con la R5 la Renault non ha margine di errore. La city car costituisce il braccio armato del gruppo per democratizzare finalmente l'auto elettrica. Assemblato a Douai (Hauts-de-France), illustra la strategia di Renault in questa tecnologia. Il gruppo ha infatti scelto di puntare tutto su catene di montaggio interamente dedicate all'elettricità. A differenza della rivale Stellantis, che punta sulle linee cosiddette “multi-energia”. Questi ultimi consentono di assemblare auto con motori elettrici, ibridi o termici. L'obiettivo è adattarsi all'evoluzione del mercato elettrico, soprattutto nel caso in cui i clienti, come avviene oggi in genere, esitano a compiere questo passo.
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Per commercializzare la sua R5, Renault ha scelto di commercializzare innanzitutto le sue versioni più efficienti e più costose. La versione cosiddetta “autonomia comfort”, dotata di batteria da 52 kWh e che consente di percorrere fino a 410 km senza ricarica, è disponibile a partire da 33.490 euro (bonus ecologico escluso). Dal 13 novembre è aperta agli ordini una versione denominata “autonomia urbana”. Ha una batteria più piccola, 40 kWh, e un'autonomia inferiore (312 chilometri). Il tutto ad un prezzo più basso, a partire da 27.990 euro. Dovremo attendere la prima metà del prossimo anno per vedere l'arrivo di una versione più economica, la “versione cinque”. Anche questa avrà una batteria piccola, ma con un motore meno potente da 95 cavalli. Il suo prezzo è annunciato sotto i 25.000 euro.
Un bonus ridotto
Il suo lancio costituirà un momento strategico per questa vettura e, più in generale, per l'offensiva elettrica di Renault. Soprattutto perché il 2025 sarà l’anno dell’inasprimento degli standard di CO2 dell’Unione Europea, con possibili multe salate per i produttori che non vendono abbastanza auto elettriche…
La Renault dovrà anche fare i conti con la riduzione dei sussidi statali. Domenica è stato pubblicato il decreto governativo che riduce sensibilmente il bonus ecologico ed è in vigore da lunedì. L'aiuto per l'acquisto di un'auto elettrica, che potrebbe arrivare fino a 7.000 euro per le famiglie più modeste, ora ammonta al massimo a soli 4.000 euro. Questo aiuto ora diminuisce, fino a 2.000 euro, a seconda del livello di reddito. La Renault, come altri produttori, teme che questo ridotto sostegno finanziario da parte dello Stato ostacolerà le vendite di auto elettriche.