questi vassoi di pollo contaminato venduti in tutta la Francia possono causare seri problemi

questi vassoi di pollo contaminato venduti in tutta la Francia possono causare seri problemi
questi vassoi di pollo contaminato venduti in tutta la Francia possono causare seri problemi
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Per una volta, il governo lancia un nuovo allarme per avvisare i consumatori dei rischi legati al pollo venduto in tutta la Francia, di una marca molto popolare e di diverse marche. La cautela è essenziale!

Voglia di pollo al curry o spiedini brasati al barbecue per iniziare bene l’estate? Sì, ma dovremo essere estremamente vigili visti gli ultimi allarmi lanciati dal governo in merito vassoi di pollo che potrebbero nuocere alla salute dei consumatori. Infatti, le autorità sanitarie, molto attente alla qualità dei prodotti venduti nei supermercati, soprattutto in campo alimentare, avvertono della possibile contaminazione di molti di essi venduti sul territorio, ad esempio diversi marchie D’un marchio molto conosciuto. In altre parole, attraverso il sito deciso Promemoria consumi il governo conferma un allarme molto ampio.

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Infatti, venerdì 28 giugno è stato annunciato che sarebbero stati stampati vassoi di pollo Affittato erano inadatti al consumo perché potenzialmente contaminato da listeria. Questo batterio responsabile della listeria può causare febbreisolati o accompagnati da mal di testae persino dolori muscolari. Si sottolinea anche sul sito specializzato che “A volte possono verificarsi anche forme gravi con complicanze neurologiche e danni materni o fetali nelle donne in gravidanza”. Anche le persone immunocompromesse e gli anziani dovrebbero essere attentamente monitorati, poiché sono più fragili, soprattutto perché può verificarsi la listeriosi. fino a otto settimane dopo aver mangiato cibo contaminato.

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Il marchio Loué nel mirino delle autorità sanitarie

Nel dettaglio si precisa che i vassoi comprendenti a coscia di pollo e che era stato messo in vendita sugli scaffali di Magasins U, Intermarché e Leclerc, dal 3 giugno e poi ritirato. Per riconoscerli diamo come riferimento il codice GTIN (codice a barre) 3266980282929 e il numero di lotto 2024105460. Queste cosce di pollo potevano essere consumate fino al 14 giugno. Ecco perché se hai il minimo dubbio dovresti prestare molta attenzione ai sintomi che potresti riscontrare presto. Un punto di contatto ti permetterà di trovare risposta a tutte le tue domande, telefonicamente, all’indirizzo 02.43.62.64.15. Tieni presente che la procedura di richiamo, essenzialmente un rimborso del prodotto, dura fino al 10 luglio.

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Ma non è tutto, anche diversi vassoi di cosce di pollo venduti al paio tra il 31 maggio e il 18 giugno sono oggetto di un richiamo di prodotto. Vengono citati numerosi riferimenti, segno che il contagio incombe. Tanto più che anche qui ad essere colpito è tutto il territorio e anche più marchi. Queste cosce di pollo della marca Loué sono state distribuite dalle marche Carrefour, Casino, Monoprix, Auchan, Francap, Leclerc, Intermarché, Houra e Système U Insomma, quasi ovunque! Anche in questo caso il governo non sottolinea mai abbastanza l’importanza di consultare il proprio medico in caso di sospetto.

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Pollo sotto forma di cosce in questione

Inoltre, Loué mette in guardia gli amanti del pollo, e più in particolare quelli che lo hanno acquistato bacchette venduto in quattro in un vassoio. Questi sono stati messi sugli scaffali dei negozi delle marche Auchan, Intermarché, Super U e Leclerc, tra il 30 maggio e l’11 giugno. Sono elencati sotto i codici GTIN3266980011161 et 3266980011161e rispondendo al numero di lotto 2024104991. La loro data di scadenza era fissata per il 10 e 11 giugno. Anche i consumatori che hanno deciso di congelarli devono quindi prestare attenzione e verificare che non ne risentano. Il rimborso è possibile se la procedura viene effettuata presso il punto vendita, come di consueto, entro martedì 9 luglio. Lo stesso numero telefonico a cui rivolgersi è riportato in fondo alla pagina del foglio di richiamo per ogni informazione utile.

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Le procedure di richiamo sono numerose a giugno e, con l’avvicinarsi dell’estate, le autorità non hanno intenzione di prendersi delle vacanze. Proprio questa settimana, i lamponi congelati sono stati soggetti a misure simili, così come diversi formaggi di capra che potrebbero provocare intossicazioni alimentari, o anche le bistecche tritate vendute da Auchan.

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