In Malesia, più della metà della barriera corallina è colpita da un episodio di sbiancamento dovuto al riscaldamento globale

Gli episodi di sbiancamento dei coralli sono in aumento a causa del riscaldamento globale. Più della metà della barriera corallina della Malesia sta subendo un episodio di sbiancamento, hanno annunciato le autorità locali, riguardante una delle ricchezze naturali più minacciate dai cambiamenti climatici causati dall’uomo.

Questi dati sono il risultato di uno studio condotto tra aprile e giugno, ha affermato domenica il Ministero della Pesca malese. Sebbene sia ancora impossibile misurare la mortalità effettiva nelle colonie di polipi, il processo è in corso e le ondate di calore marino hanno portato molte delle barriere coralline del pianeta in una zona letale.

“Se lo sbiancamento è superiore all’80%, ulteriori misure di risposta potrebbero includere restrizioni temporanee all’accesso per proteggere le barriere coralline colpite”ha avvertito.

Il ministero ha esortato i tour operator a controllare il numero di turisti nelle aree colpite per ridurre la pressione sulle barriere coralline. Ha anche annunciato che istituirà un comitato di risposta allo sbiancamento dei coralli, composto da ricercatori, rappresentanti di ONG e degli stati malesi di Sabah e Sarawak.

Questo fenomeno di deperimento, che minaccia la sopravvivenza delle barriere coralline, è già stato confermato in sessantadue paesi e territori, sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale. Provoca uno scolorimento ed è causato dall’aumento della temperatura dell’acqua, che provoca l’espulsione delle alghe simbiotiche che conferiscono al corallo il suo colore brillante.

La Malesia ha molti siti di immersione popolari, nonché una vita marina particolarmente ricca. In questo paese del sud-est asiatico, le acque che circondano le sue quarantadue isole sono state classificate come parchi marini.