un gruppo cinese sbarca in una grande miniera: La Nouvelle Tribune

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Africa, continente ricco di risorse naturali, continua ad attirare l’attenzione degli investitori internazionali grazie ai suoi vasti giacimenti di minerali preziosi. Tra questi tesori, il minerale di ferro occupa un posto d’onore, con abbondanti riserve in tutto il continente. Là Guineain particolare, si distingue per le sue eccezionali potenzialità, sede del giacimento Simandou, uno dei più grandi giacimenti di minerale di ferro non sfruttati al mondo.

Recentemente, il panorama economico della Guinea ha vissuto una svolta significativa con l’arrivo del Gruppo siderurgico cinese Baowu, il più grande produttore di acciaio al mondo. Il colosso del settore ha acquisito una partecipazione in due dei quattro blocchi del giacimento Simandou, di proprietà del Winning Consortium Simandou (WCS). Questa iniziativa segna un notevole rafforzamento dell’impegno di Baowu verso questo importante progetto.

La storia di questa acquisizione risale al 2022, quando Baowu espresse per la prima volta interesse per Simandou. L’accordo di partnership siglato nel settembre 2023 con WCS mira ad accelerare lo sviluppo del deposito. Nel gennaio 2024, l’azienda cinese ha raccolto la cifra impressionante di 10 miliardi di yuan (circa 1,4 miliardi di dollari), gran parte del quale è destinato allo sfruttamento di Simandou.

L’impatto economico di questo progetto sulla Guinea è indiscutibile. Lo dice un recente studio del Fondo monetario internazionale (FMI)lo sfruttamento di Simandou potrebbe aumentare il PIL della Guinea del 26% entro il 2030. Inoltre, l’avvio della produzione del sito nel 2025 dovrebbe portare ad un apprezzamento della valuta guineana del 3% nello stesso anno e del 2% nel 2030.

Gli altri blocchi Simandou appartengono a un consorzio concorrente, di cui fanno parte anche attori cinesi e che è guidato dal colosso minerario australiano Rio Tinto. Nonostante molteplici ritardi, la fine dei lavori di costruzione delle infrastrutture necessarie allo sfruttamento del giacimento è prevista per il 2025, mentre le prime tonnellate di minerale dovrebbero essere immesse sul mercato l’anno successivo.

Questo sviluppo costituisce un capitolo importante nella storia economica della Guinea e potrebbe ridefinire le dinamiche regionali. La presenza rafforzata di Baowu nella regione solleva anche interrogativi sull’equilibrio di potere nell’industria mineraria globale e sulle implicazioni per gli altri attori del settore. Questa partnership tra Guinea e Cina potrebbe essere un forte segnale dell’evoluzione delle alleanze economiche nel continente africano e un indicatore dell’intensificazione della concorrenza per le risorse naturali globali.

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