La sterlina sale nonostante il ritorno dell’inflazione al target della BoE

La sterlina sale nonostante il ritorno dell’inflazione al target della BoE
La sterlina sale nonostante il ritorno dell’inflazione al target della BoE
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Intorno alle 12 la valuta britannica si è apprezzata dello 0,18% contro il biglietto verde, a 1,2732 dollari, e dello 0,20% contro l’euro, a 84,33 pence per euro.

Mercoledì la sterlina si è ripresa nonostante il calo dell’inflazione al 2%, obiettivo della Banca d’Inghilterra, ma il mercato contava in gran parte sullo status quo dell’istituto monetario nella sua decisione di giovedì.

Intorno alle 11:55, la valuta britannica ha guadagnato lo 0,18% contro il biglietto verde, a 1,2732 dollari, e lo 0,20% contro l’euro, a 84,33 pence per euro.

L’inflazione nel Regno Unito è scesa al 2% su base annua a maggio, come previsto dagli economisti, tornando all’obiettivo della Banca d’Inghilterra, dopo aver già rallentato in aprile al 2,3% su base annua.

Alla fine del 2022, l’aumento dei prezzi aveva raggiunto l’11%, generando una grave crisi del potere d’acquisto nel Regno Unito.

“La sterlina è salita in seguito a questo annuncio, suggerendo” che il mercato ritiene “che ci siano poche possibilità che la Banca tagli i tassi nella riunione di domani”, osserva Dan Coatsworth di AJ Bell.

Tuttavia, tassi elevati per un periodo prolungato mantengono i rendimenti della valuta e ne rafforzano l’attrattiva per gli investitori.

L’inflazione nel settore dei servizi, leggermente rallentata al 5,7% su base annua a maggio, rispetto al 5,9% del mese precedente, rimane al di sopra del consenso degli analisti.

Questa cifra “superiore alle attese” rafforza la probabilità che agosto “sia la data della prima potenziale riduzione dei (tassi) da parte della Banca d’Inghilterra”, continua l’analista, anche se “potrebbero accadere molte cose. Fino ad allora, un allentamento dei tassi la politica monetaria di fine estate non è certamente una cosa fatta.

Inoltre, “il mercato aveva già ampiamente escluso un taglio dei tassi questo mese, a causa dell’avvicinarsi delle elezioni legislative” nel Regno Unito, previste per il 4 luglio, aggiunge Kathleen Brooks di XTB.

Mercoledì, giorno festivo negli Stati Uniti, il dollaro si è mantenuto stabile (+0,02%) contro l’euro, a 1,0737 dollari.

Martedì, i dati sulle vendite al dettaglio hanno mostrato una progressione leggermente meno marcata di quanto previsto per maggio negli Stati Uniti (+0,1%), mentre quelli di aprile sono stati rivisti al ribasso, segno che i consumi segnano il passo.

Questi dati segnalano “che l’economia sta rallentando, con i consumatori americani che iniziano a mostrare segni di esaurimento dopo un prolungato periodo di forza dopo la pandemia di Covid”, stima Derek Halpenny del MUFG.

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