I CFO sono fiduciosi per il 2024 nonostante le numerose sfide!

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Indagine Esker – OpinionWay “Trasformazione della professione, incertezze economiche: quali sono le sfide e le priorità per i CFO?”

IL numeri chiavi ha conservare :

  • Il 69% dei CFO esprime sentimenti positivi riguardo al 2024 ;
  • L’84% dei CFO non si dichiara in anticipo o addirittura in ritardo tenendo conto della doppia materialità della direttiva CSRD;
  • Il 98% ha provveduto ad adeguarsi alla riforma della fatturazione elettronica o la sta valutando;
  • Il 31% dei CFO ammette di non sapere a chi rivolgersi per avere informazioni attendibili sulla generalizzazione della fatturazione elettronica;
  • Il 37% preferisce essere cauto riguardo alle prospettive della propria organizzazione per il prossimo anno;
  • Il 42% dei CFO segnala un aumento dei mancati pagamenti rispetto a due anni fa.

Lione, Francia18 giugno 2024Esker,piattaforma cloud globale che promuove le professioni finanziarie e di servizio al cliente automatizzando i cicli di gestione, ha incaricato OpinionWay di valutare le prospettive e le priorità dei direttori amministrativi e finanziari francesi (DAF) per l’anno 2024. Quali sono le loro aspettative per questo anno cruciale? Come percepiscono le opportunità e le sfide future? Quali sono le principali sfide che dovranno affrontare? Per rispondere a queste domande, lo studio è stato condotto su un campione rappresentativo di 300 CFO di aziende con 50 o più dipendenti, in vari settori di attività.

Un clima di fiducia e ottimismo venato di cautela

I CFO in Francia si avvicinano al 2024 con uno stato d’animo ampiamente positivo. Il 69% di loro, infatti, esprime sentimenti positivi come fiducia (38%), motivazione (37%) e serenità (30%). Questa fiducia è particolarmente marcata nelle grandi imprese con più di 250 dipendenti e riguarda quasi il 50% di esse. Le previsioni di crescita di DAF riflettono questo ottimismo:
Il 40% prevede un aumento del fatturato e il 49% si aspetta stabilità. Nelle grandi aziende questa fiducia è ancora più pronunciata: il 51% di esse prevede un aumento del fatturato, mentre solo il 36% prevede una stagnazione. Questa osservazione resta da precisare, perché il 33% dei CFO è preda dell’incertezza, mentre il 19% si sente preoccupato e il 12% stressato.

Il semaforo è prevalentemente verde anche per quanto riguarda l’attrattività delle posizioni amministrative e finanziarie. La maggior parte dei CFO è fiduciosa sull’attrattiva di queste funzioni, con il 69% che le ritiene attraenti. Per rafforzare questo aspetto, le aziende stanno implementando diverse iniziative: una cultura aziendale che promuova l’equilibrio tra lavoro e vita privata (52%), una migliore considerazione della qualità della vita e del benessere sul lavoro (49%) e la creazione di un ambiente di lavoro flessibile
(44%). Inoltre, il 32% delle aziende sta razionalizzando e automatizzando i processi contabili di basso valore per creare un ambiente di lavoro più coinvolgente. I CFO delle grandi aziende sottolineano in particolare l’importanza della qualità della vita e del benessere sul lavoro (62%), nonché la razionalizzazione e l’automazione dei processi contabili a basso valore aggiunto (38%).

Le loro priorità per l’anno in corso si concentrano sullo sviluppo del business (47%), sulla gestione del flusso di cassa (44%) e sull’aumento della redditività (40%). Pongono inoltre particolare enfasi sulla sicurezza informatica e sulla conformità dei dati (32%), nonché sulla gestione delle risorse umane (30%), sottolineando la necessità di mantenere una forza lavoro qualificata in un ambiente in continua evoluzione. La gestione della performance è una priorità per il 24% degli intervistati.

Problemi e sfide persistenti per il 2024

Questo studio rivela che un’azienda su due si trova ad affrontare tempi di pagamento più lunghi, complicando la gestione del flusso di cassa (49%). Inoltre, il 42% dei CFO segnala un aumento dei mancati pagamenti negli ultimi due anni e il 35% ha rivisto la politica creditizia della propria azienda. Quest’ultimo punto è particolarmente evidente nelle grandi aziende, dove il 48% ha adeguato la propria politica creditizia. Infine, quasi un CFO su tre (29%) afferma di incontrare reali difficoltà nella gestione della liquidità.

Nell’attuale contesto normativo, i DAF sono fortemente impattati dai cambiamenti legati alla direttiva CSRD e alla fatturazione elettronica.

Per quanto riguarda la direttiva CSRD, oltre l’80% dei CFO non si dichiara in anticipo, e nemmeno in ritardo, nel prendere in considerazione la doppia materialità e nel raccogliere dati relativi all’impatto ambientale dei propri partner.

Per quanto riguarda il passaggio alla fatturazione elettronica previsto per il 2026, il 98% delle aziende (+7 punti da dicembre 2022) ha già provveduto o lo sta valutando. Sebbene 8 CFO su 10 si dichiarino ben informati su questa riforma e sulle sue modalità di attuazione, permangono delle difficoltà: quasi un terzo (31%) non sa a chi rivolgersi per ottenere informazioni attendibili, e un quarto
(27%) ha la sensazione di ricevere informazioni contraddittorie sulle modalità di attuazione. Per affrontare queste sfide hanno bisogno di un sostegno solido. I criteri principali che motivano la scelta di un partner per la dematerializzazione sono la profondità dell’offerta proposta in relazione al costo di acquisizione (46%), l’ergonomia e la facilità d’uso degli strumenti (31%) e la qualità del supporto nonché la capacità dell’azienda di andare oltre il semplice rispetto delle leggi francesi (53% in totale). Per i CFO delle grandi aziende, i criteri più importanti dopo il prezzo (49%) sono la qualità del supporto (36%) e la capacità di andare oltre la conformità (34%).

Metodologia

Lo studio “Trasformazione della professione, incertezze economiche: quali sfide e priorità per i CFO”, realizzato per Esker da OpinionWay, è stato condotto su un campione di 300 amministratori e responsabili amministrativi e finanziari di aziende con 50 o più dipendenti. Le interviste sono state condotte telefonicamente su sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interview) dal 13 marzo al 10 aprile 2024.

Di DiEsker

Leader globale nelle soluzioni di automazione del ciclo di gestione Source-to-Pay e Order-to-Cash, Esker migliora i reparti finanziari, acquisti e servizio clienti delle aziende rafforzando la cooperazione interaziendale. La piattaforma cloud Esker ti permette di creare un ecosistema virtuoso con i tuoi clienti e fornitori.

Incorporando tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI), le soluzioni Esker consentono alle aziende di aumentare la produttività e migliorare la visibilità delle proprie attività, rafforzando al tempo stesso la collaborazione con clienti, fornitori e dipendenti.

Azienda francese di medie dimensioni con sede a Lione, Esker è presente in Europa, Nord America, Asia/Pacifico e Sud America. Quotata all’Euronext Growth di Parigi (codice ISIN FR0000035818), la società ha realizzato nel 2023 un fatturato di 178,6 milioni di euro, di cui oltre i 2/3 internazionali.

  • CP-Esker-Etude_DAF_OpinionWay-giugno-2024

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