forte disparità tra dipartimenti nel 2023, ne risentite?

forte disparità tra dipartimenti nel 2023, ne risentite?
forte disparità tra dipartimenti nel 2023, ne risentite?
-

Se i proprietari hanno potuto rallegrarsi dell’abolizione dell’imposta sulla casa nel 2023, la loro gioia è stata di breve durata. Nello stesso anno, l’importo dell’imposta sulla proprietà ha registrato un aumento significativo.

Non sorprende che l’importo di questa tassa raggiunga un livello relativamente elevato nelle metropoli, dove i prezzi degli immobili sono molto alti. Secondo il rapporto DGFiP, diffuso da CapitaleÎle-de-France, Martinica e il quartiere sud-orientale sono le regioni che registrano l’importo medio più elevato in Francia.

L’imposta fondiaria supera, in media, la soglia dei 1.200 euro a Yvelinnes, nella Val-de-Marne, così come nella Val-d’Oise. Scende al livello più basso nell’Alta Saona, in Vandea e nella Creuse, dove si attesta in media a 630 euro.

Per quanto riguarda l’aumento dell’imposta sugli immobili nel 2023, a seconda della tipologia abitativa, vediamo un aumento più marcato per gli appartamenti, con una media del 12,5%. Sarebbe però sbagliato credere che i proprietari di case siano stati risparmiati, anche se il loro tasso di incremento è stato inferiore al 9,6%.

E per una buona ragione, l’importo di questa tassa è più elevato per le case, poiché nel suo calcolo vengono presi in considerazione diversi elementi. Pertanto, la DGFiP anticipa un importo medio di 1.019 euro per le case nel 2023, rispetto a 811 euro per gli appartamenti.

Una nota ripida per più proprietari

Sempre secondo i dati del DGFiP, quasi il 10% dei proprietari possiede in media tre case. Per questa categoria la fattura fiscale è stata in media di 3.889 euro. Per i proprietari di due case immobiliari l’importo totale dell’imposta sugli immobili è stato stimato in media a 1.264 euro.

Inoltre, per alcuni proprietari è possibile beneficiare di un’esenzione parziale dal pagamento dell’imposta immobiliare. Le persone con disabilità, così come le persone di età superiore ai 65 anni, che hanno un reddito basso, ma che non possono beneficiare dell’esenzione totale, beneficiano di una riduzione di 100 euro.

Allo stesso modo, i proprietari che hanno effettuato lavori di riqualificazione energetica hanno diritto ad un’esenzione che va dal 50% al 100%, per un periodo di cinque anni. È importante ricordare che i proprietari sono tenuti a compilare la dichiarazione immobiliare, che deve includere tutti gli alloggi in loro possesso, nonché il loro stato di occupazione. In caso di errore è possibile modificare la propria dichiarazione senza penalità entro il 26 giugno.

-

PREV Verso l’estensione dello status quo
NEXT Gira e soffri – Il Corriere