Poiché i viaggi internazionali si sono interrotti quasi completamente nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19, l’industria aeronautica ha sofferto quello che ha descritto come “l’anno peggiore della storia per la domanda di trasporto aereo”. Secondo l’International Air Transport Association (IATA), nel 2020 il numero di passeggeri è diminuito del 60%, mentre i ricavi del settore sono diminuiti di quasi il 70%.
A tre anni di distanza, la pandemia e i numerosi disagi che ha causato sembrano non essere altro che un vago ricordo per il settore del trasporto aereo, che si è pienamente ripreso dalla crisi più grave della sua storia. Secondo le ultime stime IATA, i ricavi del settore potrebbero raggiungere quest’anno un nuovo record di quasi 1 trilione di dollari, con la previsione di quasi cinque miliardi di passeggeri entro il 2024, superando di oltre 400 milioni il numero di passeggeri del 2019.
In una dichiarazione rilasciata questa settimana prima dell’80° incontro generale annuale della IATA a Dubai, il direttore generale della IATA Willie Walsh ha sottolineato il ruolo cruciale del settore nel connettere il mondo. “Con un record di cinque miliardi di viaggiatori aerei previsti nel 2024, il bisogno umano di volare non è mai stato così grande. Inoltre, l’economia globale fa affidamento sul trasporto aereo di merci per spostare gli 8,3 trilioni di dollari di scambi commerciali che raggiungono i clienti via aerea. Non c’è dubbio che l’aviazione sia essenziale per le ambizioni e la prosperità degli individui e delle economie”.
