La piattaforma di consegna pasti ha voluto ricordare ai propri utenti di non dimenticare la propria mamma questa domenica 26 maggio. Ma la notifica è stata considerata molto maldestra, soprattutto per chi ha perso la madre.
“Grazie Deliveroo per la goffaggine! Un grande pensiero a tutti coloro che, come me, hanno avuto il cuore spezzato nel vedere questa notifica perché non hanno più la possibilità di ricevere le chiamate perse della propria mamma”.
grazie @Deliveroo_FR per la goffaggineud83dudc4e! Un grande pensiero a tutti coloro che, come me, hanno avuto un tuffo al cuore vedendo questa notifica perché non hanno più la possibilità di ricevere le chiamate perse della propria mamma ud83dudd4aud83dudd6f pic.twitter.com/3iCKchvhaQ
— Alissone (@Alissoneneyret) https://twitter.com/Alissoneneyret/status/1794659756021518624?ref_src=twsrc%5Etfw
Come Alissone, molti di loro hanno denunciato, sui social network, il messaggio ricevuto domenica 26 maggio da una piattaforma di consegna pasti a domicilio. Deliveroo ha infatti inviato una notifica agli smartphone dei propri iscritti con il seguente testo: “Chiamata persa da mamma”, poi “Falso allarme, questo è un esercizio! Approfitta di questa simulazione per augurare buon compleanno a tua mamma”.
L’intenzione era lodevole… ma la forma ha scioccato molte persone, come mostrano le reazioni seguenti.
È già un giorno molto triste, ma ricevere questa notifica @Deliveroo non era obbligatorio. Pensando a tutti coloro che hanno perso la madre, siamo insieme. pic.twitter.com/kSSvazia5Q
— Tom Tallieu Stéphanud83cuddeaud83cuddfaud83cudf3bu270c? (@TallieuTom) https://twitter.com/TallieuTom/status/1794716612383420897?ref_src=twsrc%5Etfw
Le scuse dell’azienda
Contattata da Tech & Co, Deliveroo si è scusata: “Ci dispiace aver inviato questa notifica, è stato un errore da parte nostra e ci scusiamo con chiunque possa essere stato ferito da questo messaggio.”ha reagito l’azienda.
Non è la prima volta che la comunicazione di Deliveroo suscita un “brutto buzz”. Nel 2021, il marchio ha inviato un’e-mail ad alcuni clienti annunciando che era stato registrato un loro ordine di 38 pizze per un importo totale di oltre 450 euro. Anche lì ci fu scalpore.