Borsa di Zurigo: lo SMI resiste, Nestlé beve il calice

Borsa di Zurigo: lo SMI resiste, Nestlé beve il calice
Borsa di Zurigo: lo SMI resiste, Nestlé beve il calice
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Zurigo (awp) – All’avvicinarsi di mezzogiorno il mercato azionario svizzero era ancorato in territorio positivo, nonostante le battute d’arresto del colosso Nestlé. Gli investitori stavano ancora digerendo i verbali della Fed, che discutevano di un possibile rialzo dei tassi a fronte della persistente inflazione oltre Atlantico.

Negli Stati Uniti, “le aspettative di un taglio dei tassi a settembre sono svanite”, ha osservato Ricardo Evangelista di ActivTrades. “Di conseguenza, i trader credevano che novembre fosse il momento più probabile per il primo taglio dei tassi da parte della Fed, che avrebbe portato a rendimenti del Tesoro più alti e a un dollaro più forte”.

Nella zona euro i segnali sono più favorevoli. La crescita dell’attività del settore privato ha accelerato nella zona euro a maggio. Sia i prezzi fatturati dalle imprese che quelli pagati hanno subito un rallentamento rispetto ad aprile, “il che dovrebbe rassicurare l’istituzione” riguardo alla sua probabile decisione di abbassare il tasso di riferimento nella prossima riunione del 6 giugno, ha commentato un economista della Hamburg Commercial Bank (HCOB ).

Intorno alle 10:55 l’SMI è salito dello 0,21% a 11.983,90 punti, lo SLI dello 0,36% a 1.960,29 punti e l’SPI dello 0,22% a 15.998,84 punti. Dei trenta valori principali, 22 avanzarono e otto si ritirarono.

Julius Bär ha registrato una ripresa, scendendo all’1,9%, nonostante un afflusso di nuovi capitali inferiore alle aspettative nei primi quattro mesi del 2024. Il gestore patrimoniale, scosso dallo scandalo del fallimento del gruppo immobiliare austriaco Signa, non ha detto nulla su un possibile successore esterno dell’amministratore delegato Philipp Rickenbacher.

Al secondo posto si è piazzato il gruppo zurighese, subito dietro l’Iva (+3,5%), che ha visibilmente beneficiato della buona salute dell’americana Nvidia. ABB, che ha nominato due volte la direzione generale, ha completato il podio (+1,4%).

Nestlé resta ultima (-1,1%), dopo il declassamento di JPMorgan sulla sua raccomandazione, ora su “neutrale”, contro “sovrappeso”. L’esperto responsabile della testata vede i margini sotto pressione a causa dell’inflazione dei costi e dei reinvestimenti.

Al contrario, gli altri pesi massimi si mantengono sulla parte destra dell’asticella, con la buona Roche che prende lo 0,7% e Novartis lo 0,3%.

Swisscom (-0,4%) ha emesso obbligazioni per 4 miliardi di euro per completare il finanziamento per l’acquisizione di Vodafone Italia, per 8 miliardi di euro.

Sul mercato più ampio, Galenica (+2,3%) conferma i suoi obiettivi per l’anno in corso, dopo i risultati del primo quadrimestre contraddistinti da un incremento dei ricavi di quasi il 5%.

Docmorris (+2,2%) è riuscito a rimborsare anticipatamente un prestito convertibile.

ck/jh/vj

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